“Ci risiamo. Due anni fa sono riuscito a impedire, con una grande battaglia all’Ars, la costituzione del Parco dei Peloritani, oggi mi batto contro l’istituzione del Parco nazionale degli Iblei. Ieri, come oggi, una scelta sbagliata e insensata”. Lo afferma, in una nota, Nino Germanà, parlamentare nazionale siciliano di Forza Italia.
“Piuttosto che distogliere risorse ed energie per un’altra area protetta – continua – c’è poi un precedente giuridico da non sottovalutare: la sentenza 2012 del 2014 della Corte Costituzionale, su alcune norme della Regione Sicilia sui Parchi considerate illegittime – sottolinea Germanà – ha accolto il ricorso presentato dai produttori di pomodori a Pachino che protestavano per i danni causati da una riserva naturale che stava per nascere. Senza dimenticare, inoltre, le problematiche che tutti i giorni vivono gli agricoltori, i produttori e gli allevatori dei parchi dell’Etna e delle Madonie”.
Per il deputato azzurro “Se dovesse nascere il Parco dei Iblei i Comuni ricadenti nel territorio non avranno alcuna voce in capitolo su una serie di settori. Si creeranno altri vincoli che faranno scappare gli imprenditori che vogliono investire, l’ennesimo schiaffo a una terra che invece ha bisogno di essere sburocratizzata e liberata dai tanti lacci e laccioli inutili.”.
“La Sicilia per le sue bellezze e per la posizione geografica – prosegue – dovrebbe essere un vero e proprio porto franco, la Las Vegas del Mediterraneo. Servono porti, aeroporti, ferrovie ad alta velocità e nuove strade. Si dovrebbe puntare con convinzione e determinazione sullo sviluppo del turismo e dell’agricoltura, senza che vengano sperperate nuove risorse. Rivolgo un appello alla sensibilità del presidente Musumeci affinché tematiche così delicate siano affrontate in un quadro di coalizione.”.
“A tal proposito – conclude l’esponente azzurro – ho già investito i vertici del mio partito che chiederanno un supplemento di istruttoria alla Regione e la convocazione di un tavolo con i soggetti istituzionali interessati per rivedere e limitare ulteriormente la perimetrazione”.