La capogruppo del Pd all’Ars Alice Anselmo ieri si è presentata al PalaMangano di via Leonardo Da Vinci, a Palermo, dove ha partecipato a una partita di basket, giocando su una sedia a rotelle.
a partita era stata organizzata per dire ‘no’ alle barriere e alle discriminazioni, con squadre formate da giocatori Paraolimpici della Panorms, da personalità del mondo politico e sociale della città e da alcuni studenti. La partita di basket giocata in carrozzina aveva per titolo “Sfidiamo le barriere”, ed era promossa – si legge in una nota – “per sostenere la caduta delle barriere, il rapporto con gli altri e per prevenire comportamenti sbagliati legati alle diversità, alla discriminazione ed al bullismo”.
Intenti nobili, non c’è dubbio, ma la domanda è che bisogno c’era, per la capogruppo del Pd all’Ars, di presentarsi in carrozzina e giocare il match come se fosse una persona con disabilità? Era davvero necessario?
Siamo certi che a spingere la Anselmo a questo siano state forti motivazioni interiori. Tuttavia, forse sarebbe stato anche più opportuno evitarlo, per rispetto a chi in carrozzina c’è sempre e non soltanto in occasione di una partita, sia pure dalle finalità sociali.