All’indomani dell’ufficializzata adesione alla Lega di Matteo Salvini da parte di Dino Bramanti, arrivano tempestive le reazioni soprattutto da parte di chi lo aveva sostenuto nel percorso che lo ha portato alla recente elezione al Consiglio comunale di Messina nella lista civica a suo nome.
Nel documento di CapitaleMessina, a firma di Pino Falzea, presidente, e Gianfranco Salmeri, vicepresidente, si legge: “Delusione e stupore. Non ci sono altre parole per commentare la svolta di Bramanti. Delusione, perché la scelta di aderire ad un partito politico, ha tradito le premesse che ci avevano indotto ad aderire al progetto della candidatura Bramanti: forte connotazione civica, indipendenza dai partiti, con i quali si sarebbe necessariamente dovuto dialogare, ma da posizioni di autonomia“.
“E adesso la scelta netta, imbarazzante, del gruppo consiliare Bramanti di aderire integralmente ad un partito politico – continua la nota – Stupore, perché mai avremmo immaginato la possibilità dell’adesione al partito di Salvini. Nel corso della campagna elettorale nessun indizio, nessuna posizione politica esplicita, ma neanche alcun ragionamento dietro le quinte, poteva far sospettare una sintonia tra le idee di Bramanti e quelle della Lega. In caso contrario mai, e per nessun motivo, ne avremmo appoggiato la candidatura. E chissà quanti altri avrebbero fatto lo stesso.
“Bramanti ed i suoi, con questa svolta inaspettata, non hanno avuto alcuna considerazione della volontà dei messinesi che, votando lui, avevano votato per tutt’altro progetto politico. Una scelta evidentemente condivisa con pochi, all’insaputa dei tanti che lo hanno sostenuto in prima persona, con grande impegno e senza i tentennamenti, che forse ci sarebbero dovuti essere, leggendo i fatti con il senno del poi.
Amara la conclusione di Falzea e Salmeri: “Ma tant’è, la politica, o meglio la politica con la p minuscola, è così, ma a noi continua a non piacere affatto“.