La Lega scalda i motori in vista delle prossime elezioni europee di primavera. La strategia è quella spiegata dal senatore Candiani in più di un’occasione: nessun accordo con movimenti locali, il Carroccio va per la sua strada. Tramontata, dunque, l’ipotesi di un’alleanza strategica con #DiventeràBellissima (il movimento di Nello Musumeci si starebbe, infatti, avvicinando al progetto di costituzione di un nuovo partito sovranista lanciato dalla leader di FdI Giorgia Meloni, ma al suo interno non mancano i distinguo), i leghisti siciliani si preparano a quella che sarà la prima sfida del nuovo corso.
Una sfida in solitaria per questo nuovo corso, voluto da Matteo Salvini in persona e attuato grazie al luogotenente della Lega per la Sicilia Stefano Candiani, che non fa mistero di puntare sull’Isola per radicare ancor di più il movimento sul territorio, a partire dai cittadini e dalle comunità locali. E per farlo, in vista delle Europee il Carroccio si prepara a schierare quali candidati i suoi dirigenti più attivi: i nomi che si fanno in queste ore sono soprattutto quelli del palermitano Igor Gelarda, poliziotto e consigliere comunale, e di Fabio Cantarella, avvocato e assessore a Catania nella giunta di Salvo Pogliese. Il capolista per il collegio elettorale Sicilia-Sardegna sarà Matteo Salvini, ma i leghisti contano di far arrivare a Strasburgo almeno un paio di deputati siciliani, forti anche di un sondaggio che darebbe la Lega al 22 per cento in Sicilia.
E che i salviniani siano in crescita lo si vede dall’attività incessante che da qualche tempo si nota in Sicilia. Il responsabile degli enti locali Igor Gelarda, in poco più di due mesi, è riuscito a far avvicinare alla Lega decine di amministratori locali, fra consiglieri comunali e sindaci di vari comuni della Sicilia occidentale, con circoli che aprono a ritmo quasi quotidiano (nella sola città di Palermo se ne contano una decina) e con molteplici attività sul territorio – a Palermo, ma anche in provincia e nel Trapanese, nell’Agrigentino e nel Nisseno – testimoniate dai gazebo che i leghisti allestiscono con ritmo incalzante in molti centri della Sicilia occidentale e del capoluogo siciliano.
In Sicilia orientale, Fabio Cantarella, attivista storico e anch’egli responsabile per gli enti locali, rappresenta il Carroccio nel capoluogo etneo, dove la Lega sostiene l’azione amministrativa del primo cittadino Pogliese, mentre il mese scorso l’avvocato, già assessore a Mascalucia, ha consacrato il passaggio fra le schiere dei salviniani del medico messinese Dino Bramanti, candidato sindaco alle scorse amministrative, e di una pattuglia di consiglieri della città metropolitana di Messina.
Insomma, le europee per la Lega saranno il primo banco di prova e, non a caso, Salvini ha già in programma un tour nell’Isola per scaldare i cuore dei suoi militanti e dare il via alla corsa verso Strasburgo.