Il passaparola. La più antica forma di diffusione delle notizie. Oggi, qualcuno ha pensato di applicarla ai social come strumento per segnalare la presenza di incendi e limitarne così i danni. E’ questo il progetto su cui sta lavorando Andreina Albano. La figlia di Salvatore Albano, sessantottenne morto a settembre 2023 in seguito al fumo inalato a causa di un incendio scoppiato fra Trappeto e Balestrate, ha deciso di fondare un gruppo sulla piattaforma social Whatsapp. Un progetto a cui hanno collaborato il Movimento antincendio ibleo e l’associazione “Evergreen” Monreale. La chat, denominata “Segnalazioni incendi Sicilia“, è uno spazio online in cui i cittadini possono segnalare roghi in corso su tutto il territorio siciliano in modo da informare autorità, associazioni di volontariato ed eventuali residenti delle zone colpite.
Passaparola social per combattere gli incendi
“L’idea nasce da un senso di colpa che mi porto dentro dallo scorso anno – dichiara Andreina Albano -. Visto che ci siamo evoluti con i social, bisogna lavorare anche da questo punto di vista. Io ho paura del fuoco. Ma se un mio vicino di casa ha un incendio vicino, io vado, lo carico in macchina e me ne vado. Ma se nessuno lo segnala, chi lo dovrebbe dire? Per fortuna, non è ancora capitato e spero che non succeda mai. Ma se l’anno scorso avessimo avuto uno strumento simile, probabilmente sarebbe successo”.
“L’incendio era partito da lontano – ricorda Andreina Albano pensando a quanto avvenuto a settembre 2023 -. Mia zia mi disse che nessuno rispondeva al telefono. Pensavano che i mezzi di soccorso intervenissero. In realtà, nel pomeriggio ancora nessuno aveva agitato. Nel frattempo l’incendio si è avvicinato, è entrato nei luoghi abitati, hanno provato a spegnerlo, ma non ci sono riusciti in tempo. In quel momento, io non sapevo nulla di tutto questo. Se qualcuno mi avesse informato, io avrei preso la macchina e sarei andata ad aiutare mio padre“.
Foto e video per localizzare i roghi
All’interno del gruppo è possibile pubblicare foto e video di eventuali focolai, in modo da rendere l’intervento dei mezzi di soccorso più veloci e preciso. All’interno della piattaforma social, la quale conta oggi centinaia di membri, hanno aderito componenti di associazioni di volontariato, rappresentanti del corpo forestali, sindaci del territorio e perfino forze dell’ordine. A tal proposito, Andreina Albano fa degli esempi concreti del modus operandi del gruppo.
“Qualche giorno fa, era scoppiato un rogo vicino ad un’azienda agricola fra i monti Iblei. C’è un ragazzo del territorio che ha chiamato delle persone che erano presenti all’interno dell’attività, spiegando cosa fare. Non è poco. Ritrovarsi in quella situazione da soli non è bello“. Un’idea che ha preso subito piede, tanto da diffondersi rapidamente ad altre regioni. “Dopo di me, si sono aggregati altri, a cominciare da mia sorella. C’è stato un ragazzo della forestale che si è messo a creare i gruppi per ogni regione. C’è stato un tam tam importante. Evidentemente, è stata una cosa utile“.
L’ausilio ai mezzi di soccorso: l’importanza di segnalare i focolai
Il progetto mira chiaramente a sostenere l’attività dei vigili del fuoco e del corpo forestale. A tal proposito, Andreina Albano ricorda la necessità di segnalare immediatamente ai numeri verdi preposti l’eventuale presenza di incendi. “La gente così non si sente sola. Immagino cosa abbia provato mio padre in quei momenti. Mi sono detta: dobbiamo creare qualcosa di unito. E non parlo solo di Palermo, perchè vedo la Sicilia come una famiglia unita. Copriamo la maggior parte delle province. Ci sono tantissimi operatori, ma i cittadini devono fare di più. Bisogna segnalare. Bisogna spiegare alle persone l’importanza di questo gesto. A volte le persone segnalano ma non chiamano i soccorsi. Bisogna cambiare. Vedo troppa leggerezza su un tema così importante“.