La Corte dei conti nazionale sulle autonomie ha “ bocciato” il bilancio regionale 2016 perché ha utilizzato parte delle anticipazioni di cassa dello Stato destinate ai fornitori, circa 2,7 miliardi di euro, anche per coprire delle altre spese. Per effetto di questa premessa, è stato chiesto un chiarimento su una legge.
Sul conto del 2016 viene rilevata un’operazione che precluderebbe una cifra compresa tra 80 e 100 milioni, mentre ne servono 200 per il 2017.
L’ammanco da 300 è un duro colpo per le casse dell’ente e giunge a coronamento di un percorso di criticità rilevate anche in più occasioni dalla Corte dei conti in occasione del giudizio di parifica.
La Corte nazionale è intervenuta su richiesta della Sezione controllo siciliana dal momento che la legge statale in materia non era chiara.
La Regione al momento ha già altri problemi a chiudere i conti del 2017 nei quali mancano all’appello circa 200 milioni di euro a causa di minori entrate previste, anche per accordi previsti dall’ex governo con lo Stato ma non ancora siglati, come quello sulla imposta di bollo. In sintesi: tra rendiconto 2017 e bilancio di previsione 2018 che dovranno essere messi nero su bianco dal governo regionali.