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Il tavolo tecnico

La metro di Catania fa sosta a Roma, i rebus delle tratte Monte Po-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto sono ancora irrisolti

martedì 5 Dicembre 2023

Sono ancora in alto mare i lavori della metro di Catania. Allo stato attuale è difficile pensare che la matassa possa sciogliersi nel più breve tempo possibile. Ma ritardi e rinvii potrebbero prevedere presto una data di scadenza. O almeno questo si spera. Si è concluso infatti il tavolo tecnico riunitosi a Roma e convocato dal sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante. Focus dell’incontro sono state le criticità che bloccano i lavori delle tratte Monte Po-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto.

Il mancato avanzamento dei lavori della metro di Catania è pienamente all’attenzione del Governo nazionale. Il sottosegretario Ferrante ha preso in mano una situazione sempre più complessa e la necessità, specie nei confronti dei cittadini, di dare una reale sterzata alle due tratte Monte Po-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto. Sono opere in stallo ormai da anni, dal valore di oltre 500 milioni di euro. Abbiamo chiesto a Fce e all’impresa Medil di impegnarsi a superare la vertenza in atto, giungendo in pochi mesi alla cantierizzazione“. Così ha commentato il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, tra i presenti insieme al vicesindaco di Catania Paolo La Greca, al dirigente del Mit Angelo Mautone, al commissario straordinario per la metro etnea Virginio Di Giambattista, al direttore generale di Ferrovia Circumetnea Salvo Fiore e ai tecnici di Medil scpa.

A fine febbraio – ha aggiunto Corsaro – terremo un nuovo tavolo di aggiornamento che seguirà le valutazioni dei Collegi consultivi tecnici insediati per dirimere la controversia sui maggiori oneri economici richiesti da Medil a Fce. A quel punto, si dovrà passare dalle parole ai fatti. Tutti gli attori devono ciascuno fare la propria parte, anteponendo però l’interesse collettivo a tutto il resto. Se serviranno maggiori dotazioni finanziarie sono certo che il Governo nazionale, ma anche la Regione, non si tireranno indietro – ha concluso il sindaco – ma prima di tutto serve un colpo di reni da Fce e Medil“.

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