C’è davvero la volontà di mandare a casa il sempiterno sindaco di Palermo Leoluca Orlando? Questa è la domanda che echeggia all’interno di Palazzo delle Aquile. In questi giorni è stata depositata la mozione di sfiducia contro il primo cittadino, ma c’è chi all’interno della maggioranza crede che questa mozione sia soltanto uno specchietto per le allodole.
Come il consigliere di Avanti Insieme Paolo Caracausi che afferma a IlSicilia.it. “Se le opposizioni questa mozione di sfiducia volevano che passasse davvero, avrebbero avuto il dovere di chiamare i consiglieri di maggioranza e spiegarla punto per punto. Non si può presentare una mozione senza presentarla prima ai colleghi. Cosa dovremmo fare? Un favore all’opposizione? Noi siamo qui aspettiamo di conoscerla e poi decideremo. Noi abbiamo delle responsabilità e vogliamo asssumerci le nostre responsabilità”, evidenzia il consigliere.
“Parlo a livello personale, credo che sarei anche pronto a votare la mozione di sfiducia se non cambiano le cose – afferma Caracausi, che indiscrezioni danno prossimo al passaggio a Fratelli di Italia – Sto aspettando che il sindaco Orlando faccia una riunione di maggioranza per capire cosa ci spetta in questi ultimi due anni di legislatura. Se il sindaco ci prospetta come migliorare i veri problemi della città, non vedo il motivo per cui abbandonare la nave. Inoltre sono convinto che, se oggi 5 consiglieri della maggioranza dicessero di essere disponibili a firmare e a votarla a favore, qualcuno dell’opposizione ritirerebbe la propria firma”, afferma maliziosamente.
Anche la capogruppo di Sinistra Comune Barbara Evola sottolinea come i problemi della città siano sotto gli occhi di tutti. La fedeltà a Orlando non è in discussione al momento, ma non è incondizionata: serve uno sprint all’azione amministrativa: “Noi non siamo lo zerbino della coalizione – afferma -, abbiamo creduto in un progetto, lo appoggiamo ma non possiamo chiudere gli occhi sulle emergenze della città. Noi chiediamo al sindaco di fare due passi avanti, serve uno sprint che ci consente di risolvere alcune emergenze come quello dei rifiuti e dei trasporti. Lasciandoci alle spalle una questione emergenziale che oramai è diventata la quotidianità di questa città”.
Barbara Evola è convinta dell’appoggio al sindaco Orlando da parte del suo gruppo consiliare. Un po’ meno rispetto agli partiti di maggioranza. “Nel nostro gruppo voteremo la fiducia ad Orlando. Ma magari in altri gruppi può succedere il contrario. Credo sia un suicidio politico. Penso che sarebbe perdente anche per loro”.
Insomma le ferite sanguinanti della ultima sindacatura per Orlando sono sotto gli occhi di tutti. E le evidenziano anche dalle parti della sua maggioranza. Chi ad oggi non prende posizione, o comunque mantiene un atteggiamento ondivago, in merito alla vicenda è Italia Viva che da mesi non perde occasione per manifestare i propri mal di pancia soprattutto nei riguardi dell’assessore Giusto Catania e della sua gestione della mobilità cittadina.
La mozione è stata firmata dai consiglieri Concetta Amella, Alessandro Anello, Giulia Argiroffi, Roberta Cancilla, Marianna Caronia Fabrizio Ferrandelli, Fabrizio Ferrara, Elio Ficarra, Sabrina Figuccia, Salvatore Ugo Forello, Igor Gelarda, Rosalia Lo Monaco, Cesare Mattaliano, Andrea Mineo, Antonino Randazzo, Girolamo Russo, Francesco Scarpinato, Giulio Tantillo e Claudio Volante. Adesso la parola spetta alla Sala delle Lapidi, dove per approvare la mozione serviranno 24 voti favorevoli, cioè il 60 per cento dei 40 consiglieri che compongono il consiglio comunale. Ci saranno colpi di coda nella maggioranza? Occorrerà attendere il 14 settembre per saperlo.