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La produzione artistica siciliana a cavallo di due secoli, in mostra “Serpotta e il suo tempo”

giovedì 22 Giugno 2017

Ricostruire lo straordinario connubio tra le arti e la sopraffine interazione delle maestranze che operavano nel capoluogo siciliano tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento.

E’ questo l’intento con cui è stata realizzata la mostra “Serpotta e il suo tempo”, a cura di Vincenzo Abbate, in esposizione fino al primo ottobre.

Oltre cento opere tra dipinti, marmi, stucchi, oreficerie, avori, coralli, disegni, stampe e testi antichi, sono state collocate all’Oratorio dei Bianchi, Piazzetta della Vittoria allo Spasimo, che verrà messo in collegamento con un ulteriore percorso di visita dei più importanti oratori serpottiani della città.

L’operato dello scultore, che rivoluzionò l’arte dello stucco, non avrebbe raggiunto tale livello senza il contributo dell’architetto Giacomo Amato, mente coordinatrice di quella felice stagione artistica palermitana che contribuì ad aprire ulteriormente verso l’Europa la capitale del Vice Regno di Sicilia.

Amato, orientato in direzione di un classicismo barocco nella sua opera architettonica, ma essenzialmente eclettico in altre attività che lo videro estroso ideatore di raffinati oggetti d’arte decorativa e applicata, rappresenta “una sorta di polo di riferimento, di catalizzatore di energie sparse, di organizzatore e mentore raffinato”, citando il Paolini.

Nella ristretta cerchia dei suoi diretti collaboratori troviamo valenti disegnatori come Antonino Grano e Pietro Dell’Aquila, abili stuccatori coordinati dalla personalità eminente di Giacomo Serpotta, scelte maestranze di orafi, corallari, ebanisti, intagliatori.

Il percorso della mostra vede il piano terra dell’Oratorio interamente dedicato al Serpotta, con gli stucchi provenienti dalla Chiesa delle Stimmate, staccati prima della distruzione di fine Ottocento per far posto al Teatro Massimo, unitamente a disegni e bozzetti che spiegano il procedimento dell’allustratura, tecnica che il plasticatore palermitano seppe portare ai più alti livelli dell’arte.

Il primo piano, invece, ospita sezioni tematiche che dialogano tra loro dove si trovano oggetti destinati ad abitazioni private o di arredo liturgico.

L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è sostenuta dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, presieduta dal Professore Emmanuele Francesco Maria Emanuele, in collaborazione con la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, organizzata da Civita Sicilia.

Sul sito www.civita.it le informazioni su giorni e orari di apertura.

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