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“Leonardo. La macchina dell’immaginazione”: il genio che rivive con la tecnologia moderna | Video intervista

lunedì 16 Settembre 2019

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L’occasione è la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo, uomo dal genio e talento indiscussi che, a distanza di secoli, offre tutt’oggi spunti di osservazione e sperimentazione non da poco. Lui che vedeva oltre, lui che sognava e realizzava le sue visioni, lui che, nelle potenzialità dell’essere umano, riponeva fiducia incondizionata.

Gam

Da questi presupposti è nata la mostra “Leonardo. La macchina dell’immaginazione“, esposizione multimediale progettata e messa in scena, è il caso di dire, da Studio Azzurro, curata da Treccani, che dopo l’esposizione di Milano arriva a Palermo, alla Galleria d’Arte Moderna (via sant’Anna – 21), dove rimarrà fino al 26 gennaio 2020.

Il progetto finale che Studio Azzurro ha realizzato, investendo un anno di lavoro, è frutto dell’interazione di diversi linguaggi e diverse competenze, dal video all’animazione grafica ai sitemi interattivi, affiancato dal supporto scientifico dello storico dell’arte Edorda Villata.

Fabio Cirifino
Fabio Cirifino – Studio Azzurro

Senza il suo supporto, preciso e meticoloso – ci ha detto Fabio Cirifino di Studio Azzurro – non avremmo potuto raggiungere questo obiettivo battendo le strade della scientificità e della creatività, con questo risultato soddisfacente. E questo è anche frutto del lavoro di sinergia e sintonia che si è instaurato“.

Il percorso espositivo è scandito da sette video installazioni, di cui cinque interattive, che coinvolgono lo spettatore in un racconto sì di immagini e suoni a cui si aggiungono gli interventi creativi, totalmente rispettosi, realizzati da Studio Azzurro.

Il nostro lavoro – continua Cirifino – punta sull’idea di condivisione di un’esperienza ed è volutamente pensata in modo tale  che  si fruisca insieme. In una realtà, quella di oggi, dove i supporti digitali ci rendono progressivamente più isolati noi puntiamo a realizzare progetti che, con l’impegno di questi stessi supporti che ormai sono parte integrante della nostra vita, invertano questa tendenza“.

Non sono mancate negli anni le celebrazioni del genio toscano in forme e declinazioni diverse ma questa esposizione che, dopo Palermo, toccherà altre città non solo europee, offre un felice incontro di mappatura scientifica, fedelissima, e video arte che non incombe semmai integra ieri all’oggi.

L’obiettivo di Studio Azzurro, totalmente raggiunto a nostro avviso, è stato quello di creare uno spazio che attinge e ricrea il mondo dell’immaginazione di Leonardo: un mondo di macchine talvolta trasparenti come i suoi orizzonti, talvolta opache come la carta dei fogli degli appunti.

Dall’osservare al partecipare, dunque, il passo è breve e facilitato dalle strutture, derivate dalle originali di Leonardo, riportate anche in pannelli esplicativi, che mettono a contatto diretto e partecipato con scritti, disegni, pensieri e progetti originali, riportati nei solidi platonici di Luca Pacioli.

Macchine come dispositivi narrativi che attingono alla storia e raccontano il presente accogliendo il visitatore in una penombra da cui spiccano ancora di più; l’interazione, in definitiva, privilegia la modulazione della luce e della voce.

mostra Leonardo

E, ancor prima di entrare, si possono ammirare, in piccolo, le ricostruzione di queste strutture che dentro trovano totale espressione. Tra tutte spicca di certo il Tavolo anatomico, ai tempi di Leonardo detto “notomia“: lungo otto metri, ospita gessi che riproducono elementi del corpo umano, con delle piccole torce sospese su di essi. Direzionando la luce su un gesso si avvia il racconto video relativo a quella porzione, con l’aggiunta di riproduzioni tecnico-scientifiche odierne.

Chicca dell’installazione: dal corpo dell’uomo, scorticato, si genera l’indagine sotto la pelle, tra la muscolatura, scheletro e funzioni vitali. Il corpo della donna, invece, è un corpo classico, da cui nascono i gesti, le espressioni e il racconto della facoltà di generare nuova vita.

L’esposizione, che consta delle sezioni Le osservazioni sulla Natura, La città, Il Paesaggio, Le macchine di Pace, Le macchine da guerra, Il tavolo anatomico e La pittura, composta da un grande monitor su cui scorrono una decina di dipinti di Leonardo con la graduale apparizione di uno sfondo che fa vibrare il quadro di nuova vita, rappresenta un’esperienza non solo culturale ma sensoriale e, veramente, immersiva nell’opera di Leonardo.

La mostra, fruibile dal martedì alla domenica (dettaglio ingresso e riduzioni sul sito della GAM) è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dall’Istituto della Enciclopedia Italia Treccani e dalla Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese; organizzata da Civita Sicilia.

 

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