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Ci troviamo a Londra e precisamente a Caledonia Street, ma per scoprire il motivo di questa nostra tappa dobbiamo fare un salto nel passato, al 1967, quando la bellissima Monica Vitti si aggirava, come una ragazza qualsiasi, tra le bancarelle del mercato omonimo. Cosa ci faceva nella capitale inglese la splendida musa del cinema d’autore prima, con Michelangelo Antonioni che fu anche suo compagno, e della Commedia all’italiana poi, con attori del calibro di Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, per citarne solo alcuni, che ne mise in risalto la vena più ironica e divertente?
Stava girando, da protagonista, “La Ragazza con la pistola” di Mario Monicelli, in cui il suo personaggio, la sicula Assunta Patanè, sedotta e abbandonata da Macaluso Vincenzo, un grande Carlo Giuffrè, lo insegue nel Regno Unito per compiere il “delitto d’onore“. Rivedendolo, però, da bruna ragazza sicula quale era, e la cui frase indimenticabile è: “Lui mi prese con la forza, ma io gli resistetti. Fredda come il mammo fui“, trasformata in una giovane donna dai capelli biondi, emancipata, capisce che la vendetta non ha più senso perché, ormai, padrona della sua vita, non teme il giudizio altrui.
Il dissacrante Mario Monicelli accosta due mondi all’epoca distanti anni luce di cui, però, Assunta diventa collante. Questo piccolo racconto vuole essere un omaggio a Monica Vitti, una delle attrici più rappresentative e talentuose del cinema italiano, che dovrebbe essere più ricordata di quanto sia, a Mario Monicelli, straordinario regista, alla nostra Sicilia, che ha ispirato, spesso, la Settima Arte, e a Londra, una città straordinaria, laboratorio di creatività. Le due isole, la nostra e la Gran Bretagna, saranno unite nunc et semper da questa meravigliosa donna, da magici set e da un film indimenticabile.
Chiudiamo con “God Save Monica Vitti“, regina del cinema italiano.