In aule silenziose, tra fogli bianchi e penne scorrevoli, si compie una piccola rivoluzione. Nessuna tecnologia, nessuna piattaforma digitale: solo studenti che scrivono un elaborato (tema) a mano, riflettendo su cosa significhi avere empatia, resilienza, pensiero critico. È il cuore del “Cantiere Pedagogico”, un’iniziativa nazionale promossa dalla rete di oltre 50 scuole italiane, sotto la guida dell’ITET “Girolamo Caruso” di Alcamo Dirigente Vincenza Mione e l’impulso pedagogico della Dott.ssa Paola Daniela Virgilio, figura centrale nella ricerca e nella sperimentazione didattica “Costruire e Misurare Competenze Trasversali.
L’idea è potente: trattare le competenze trasversali non solo come strumenti formativi, ma come patrimonio immateriale dell’umanità, al pari delle lingue, delle danze, dei rituali tradizionali. “Comunicazione efficace, empatia, autonomia, pensiero critico – sono il tessuto connettivo di una società consapevole”, afferma la Dott.ssa Virgilio, che abbiamo intervistato in esclusiva.
ll “Cantiere Pedagogico” nasce dal bisogno di dare dignità alle cosiddette ‘competenze invisibili’, che in realtà sono le fondamenta della convivenza umana e della crescita personale. Le scuole hanno bisogno di spazi di riflessione che vadano oltre il programma. Così abbiamo costruito questo progetto: come un cantiere vero, in cui si lavora insieme e si costruisce senso.”
Perché la scrittura a mano? In un’epoca ipertecnologica sembra una scelta controcorrente.
“Proprio per questo. Scrivere a mano significa rallentare, dare forma ai pensieri, metterci dentro l’anima. È un atto intimo, personale, che restituisce valore alla parola. Ogni riga scritta da uno studente racconta una visione del mondo.”
Cosa vi aspettate da questo evento “giornata delle competenze trasversali” del 9 maggio? Che è di fatto istituita come giornata dell’Europa.
“Chiederemo all’UNESCO, lo faremo con atto formale e ufficiale in questi giorni, di riconoscere le competenze trasversali come Patrimonio, immateriale, dell’Umanità. Speriamo di accendere una luce in ogni scuola. Non ci interessa ‘valutare’ gli elaborati, ma farli esistere, leggerli, farli vivere.
Vogliamo che le famiglie, gli insegnanti e le istituzioni capiscano che queste competenze non sono opzionali. Sono vitali. Abbiamo scelto 15 competenze emblematiche: empatia, problem solving, adattabilità, autostima… tutte legate a valori universali come la solidarietà, il rispetto, la coesione. Sono le competenze che costruiscono ponti, non muri.”
Con il coinvolgimento di Istituti Scolastici dalla Sicilia al Friuli, al Veneto alla Puglia il “Cantiere Pedagogico” si presenta come una nuova alleanza educativa, capace di unire scuole pubbliche, comunità locali e giovani cittadini sotto un’unica bandiera: quella della consapevolezza umana.
Perché – come recita lo slogan dell’iniziativa – “Le competenze trasversali sono un bene immateriale dell’umanità. Aiutaci a costruirle.”
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