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La Settimana Santa in Sicilia in nove paesi, uno per provincia [Scopri dove]

sabato 24 Marzo 2018

I riti della Settimana Santa presentano in Sicilia una complessità di contenuti e di simbologie dovute ai numerosi influssi. Si va delle tradizioni medievali, come le sacre rappresentazioni e le “diavolate”, alle tradizioni della Chiesa Ortodossa, a cui la religiosità isolana aderì da prima del Medioevo e che continua sino ad oggi con il rito bizantino, con le comunità albanesi di Sicilia; dalle tradizioni della religiosità popolare greca – sono stati infatti collegati ai «giardini di Adone», utilizzati nel culto pagano del dio morto e resuscitato, i “lavureddi” di grano cresciuto al buio esposti nei “Sepolcri” – alle tradizioni precristiane di rinascita primaverile, la Pasqua è, infatti, rigenerazione periodica dell’anno e della natura attraverso la rappresentazione simbolica del Dio Salvatore che muore e rinasce, sconfiggendo la morte ed assicurando la rinascita individuale, il rinnovamento della natura e l’abbondanza del raccolto.

Iniziamo la nostra passeggiata che toccherà le nove province siciliane, con altrettanti paesi in cui la “Settimana Santa” è molto partecipata. Nei prossimi giorni continueremo il nostro viaggio nei “Misteri” Pasquali con altre Sacre rappresentazioni in giro per la Sicilia.

Naro (AG), la Fulgentissima (titolo attribuito alla cittadina da Federico II di Svevia per la sua bellezza), ospita dal 1759 le più antiche Sacre Rappresentazioni sulla Passione di Cristo che si vivono in Sicilia, durante la settimana Santa. Ogni anno la cittadina si trasforma nella Gerusalemme di Gesù e fa rivivere le sue ultime ore di vita.

San Cataldo (CL), è famosa per la sfilata dei “Sampauluna”, giganti processionali di cartapesta che raffigurano gli undici apostoli (non è presente Giuda), che danno vita al tradizionale incontro di Gesù Risorto con la Madonna e la Maddalena che si svolge la domenica di Pasqua.

Adrano (CT), la domenica di Pasqua, nella centrale Piazza Umberto, vede in scena “I Diavulazzi ‘i Pasqua”, una infernale rappresentazione entrata di diritto tra i principali appuntamenti della tradizione locale. Alla Diavolata fa seguito l’Angelicata, trattandosi di un corpo unico.

Nicosia (EN), torna la rappresentazione della Casazza, processione figurata, con personaggi in costume divisi in gruppi simboleggianti episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Nella settimana che precede la Pasqua, le associazioni e le compagnie teatrali, mettono in scena un teatro itinerante che conquista le strade e le piazze della città. Un’esperienza unica, un vero e proprio tuffo nel passato. Una rappresentazione unica tra i suggestivi vicoli della città dei 24 Baroni.

Tusa (ME), adagiata nella campagna circostante, poco fuori del centro abitato, su una collinetta detta della “Vignuzza” sorge questa vetusta ed originale struttura dalla particolare forma di un cuore che vuole  riprodurre il Monte Calvario.

Prizzi (PA), il Ballo dei Diavoli è una spettacolare festa che corre sul confine tra il sacro e il profano. A Pasqua la Morte e i Diavoli porteranno scompiglio e tenteranno di impedire l’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto. Alla fine verranno sconfitti ma daranno vita ad una delle feste pasquali più belle di Sicilia.

Modica (RG), la Pasqua è caratterizzata dall’immancabile appuntamento con la Madonna Vasa-Vasa, una delle feste più partecipate. Il Corso Umberto, affollato all’inverosimile, è percorso da due processioni, che partono dalla chiesa di Santa Maria di Betlem, una con il simulacro del Cristo risorto e l’altra con quello della Madonna, coperta da un velo nero a lutto, accompagnate dalla banda musicale della città.

Ferla (SR), la solennità di questi sette giorni, è narrata in questa antica nenia popolare che descrive in poche righe i riti della “Simana Santa”: “Di Lunidi s’accumincia lu primu chiantu chiantu ca dura tutta la simana lu Martidi si fa lu Passiu santu lu Mercuri la Santa Quarantana lu Jovidi si disponi Cristu Santu lu Venniri è di lignu la campana lu Sabbutu Maria spalma lu mantu Duminica Gesù Cristo ‘n cielu chiana”. (Lunedì incomincia il primo pianto pianto che dura tutta la settimana il Martedì inizia la Passione Santa il Mercoledì le Sante Quaranta Ore* il Giovedì si espone Cristo Santo il Venerdì è di legno la campana il Sabato Maria si copre col manto Domenica Gesù Cristo in cielo sale). Da ricordare anche i tradizionali riti della “Sciaccariata” e la processione “Do Signuri a canna”.

Castelvetrano (TP), la Festa dell’Aurora di Pasqua è una delle più antiche feste religiose pasquali dell’isola. Le sue origini si fanno  risalire al 1860 e festeggia la Resurrezione di Cristo e il suo incontro con la Madonna.

Chiudiamo con lo scrittore Gesualdo Bufalino che ha scritto: “A Pasqua ogni siciliano si sente non solo spettatore ma attore, prima dolente, poi esultante, d’un mistero che è la sua stessa esistenza“.

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