Ad Altofonte monta la protesta dei residenti sulla gestione del servizio idrico.
I cittadini hanno iniziato a mostrare il proprio dissenso appendendo delle lenzuola con scritto “L’acqua ru Parco non si tocca“. Inoltre, è previsto per oggi alle 18:00 un incontro cittadino in cui i residenti discuteranno delle future iniziative da intraprendere per tutelare il proprio territorio.
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO AD AMAP
Fra i motivi del contendere, spicca sicuramente l’affidamento della gestione della rete ad AMAP, nel ruolo di ente unico delle reti comunali.
Un anno fa, in consiglio comunale, l’assemblea ha votato all’unanimità per mantenere la salvaguardia delle acque della zona. Ma a quanto pare questo tutto ciò non è bastato.
L’ATI ha deciso di trasferire il servizio per mancanza dei requisiti. Come si legge infatti nella relazione presentata dall’Ati, vi sarebbe la “carenza dei presupposti di cui all’art.147 comma 2 d.lgs. 152/2006, ciò con particolare riguardo al requisito della tutela della fonte idrica impegnata, nonché quella del corpo idrico ricettore“.
Un problema sul quale proprio l’ATI si era riunita lo scorso giugno in una assemblea. In tal consesso erano presenti i sindaci di Altofonte (Angela De Luca), di Terrasini (Giosuè Maniaci), di Giardinello (Antonio De Luca), di Cinisi (Giangiacomo Palazzolo) e l’assessore Roberto Davì, in rappresentanza del comune di Borgetto. Un problema quindi che riguarda diversi comuni della provincia di Palermo e a cui si cerca una soluzione rapida.
Intanto, il gruppo di minoranza “Insieme per Altofonte” ha lanciato una petizione popolare con una raccolta firma. In essa, il movimento ribadisce il sostegno al primo cittadino ad intraprendere ogni iniziativa utile a mantenere la gestione delle acque locali. Inoltre, viene richiesto ad ATI di riconoscere la salvaguardia della gestione del servizio idrico.
Intanto, l’amministrazione comunale si sta già muovendo per difendere al meglio delle sue possibilità i diritti della propria cittadinanza.