Condividi

L’Adagio d’Autore sugli allori degli altri

domenica 7 Maggio 2017

Plagio come incontro fortuito di creatività

Fin da quando ero piccola mi sono state inculcate e trasmesse delle regole di buon comportamento e disciplina in cui io mi sono identificata. Le ho condivise, introiettate e fatte mie. Non mi sognerei mai di rinunciarvi, uno, per il piacere che mi provocano, due, perché ci credo fermamente!

I principi salienti, a esse sottesi, che ho accumulato fino ad oggi sono: non fare agli altri quello che non vorresti fatto a te; sii onesto quando gli altri non possono vederti prima di tutto; nel curare i tuoi interessi devi curare quelli degli altri; non sei una monade, ma sei inserito in una relazione; causa-effetto: ogni cosa, scelta o azione, ha una conseguenza o una serie di conseguenze; il movimento genera sempre cambiamento; un cambiamento in una parte del sistema provoca il cambiamento nel sistema o in un’altra parte del sistema; non esiste fallimento ma una esperienza da trasformare in qualcosa di costruttivo e positivo; datti un valore e sotto quello non andare mai.

 

In questa panoramica di motti e di linee guida, non c’è assolutamente quello, ormai, d’uso comune che consente di copiare con molta nonchalance e superficialità dagli scritti di autori veraci, senza citarli correttamente. Piuttosto, mi sono ritrovata, frequentemente, a citare nei miei lavori, in nota, persino i passanti o gli interlocutori occasionali dal cui scambio era nata una riflessione, per me, illuminante.

E, quando mi occupo di aforismoterapia, cedo ai miei pazienti i diritti d’autore sugli aforismi che ho indotto loro a ideare con una serie di input. Nel corso della mia esperienza formativa, sono stata talmente colpita dal fatto che mi ritrovavo sempre a essere “copiata”, consapevolmente o meno, che, a un certo punto, mi sono resa conto di poter rivestire il ruolo di Ghost Writer.

Quantomeno, cedo i diritti d’Autore e non me li fregano! Pensavo… Ma non è così.

Il bon ton redazionale vorrebbe una corretta citazione delle fonti e degli autori consultati, anche se si parafrasa una frase, un’idea o si copiano le caratteristiche dei personaggi. Per legge, il Plagio è (o dovrebbe essere) un reato penale, ma vincere una causa di plagio e aver riconosciuti i propri diritti d’Autore dipende da tante variabili (anche psicologiche), dalla bravura dell’avvocato e dalla accuratezza delle prove presentate al giudice. Peccato, però, che depositare le proprie opere alla SIAE non sia considerata una prova sufficiente; che la presenza della © non intimorisca assolutamente i ladri e che, per convincere i giudici che si tratta di un vero e proprio plagio, a nulla valgano persino gli anni di divulgazione dei propri scritti antecedenti alla pubblicazione dell’avversario. Io sono caduta dalle nuvole quando ho scoperto, malauguratamente, che la parafrasi di un’idea, di parole e di personaggi è assolutamente possibile e ritenuta lecita.

L’unica cosa che occorrerebbe avere è una coscienza e la capacità di ammettere che non si ha una propria, personale creatività e che, se si ha bisogno di copiare o prendere spunto da qualcun altro, senza, poi, sentire il bisogno di citarlo, si è del tutto poveri e inadatti al lavoro di “messaggeri” oltre che, dal punto di vista clinico, psicopatici. Quando ci sono diverse coincidenze in uno stesso scritto, che lo legano a quello di un altro autore, non si tratta, dunque, di “evidenti copiature”, ma, in termini giuridici, di “incontro fortuito di creatività”. Questo deve servire a operare una trasformazione in positivo: “non mi hai copiato, ma siamo sulla stessa lunghezza d’onda, tu sei una persona a me tanto affine da scrivere 150 pagine simili, con personaggi uguali. Formazione reattiva conseguente: non ti odio, ti amo!

Certamente, se i due “autori gemelli” si alleassero e unissero le risorse, l’idea dell’uno, i contatti dell’altro, il ricavato delle vendite sarebbe diviso equamente e questo può non piacere a un avaro di denaro e ricchezza, ma è corretto. Questo fenomeno viene spiegato, in altri termini, da R. Sheldrake con la teoria della risonanza morfica, per cui, anche a distanza, due individui assolutamente estranei possono avere medesime idee o stili. L’avevo detto io che si sbagliavano i miei insegnanti di scuola superiore, i quali si convinsero che copiassi. Lo prendevo come un complimento!

È sbagliato giudicare qualcuno, senza avere prove. Non si può dire a qualcuno: “Hai copiato!”, senza dire da dove o senza esserne certi. Non considerando quanto sia offensivo un tale pregiudizio: “Che fa? Non mi ritieni capace?”. Tuttavia, c’è anche un messaggio positivo che mi hanno trasmesso quegli insegnanti: anche se non ho prove che tu hai copiato, anche se il tema è compiuto, non è giusto parafrasare da altri, ovvero: “parafrasare è uguale a copiare”. Oggi si chiama diffamazione. Se si accusa uno di plagio, con tanto di relazione sinottica delle similitudini riscontrate mettendo in parallelo i due libri, si rischia la controdenuncia.

La vittima, quindi, diventa carnefice e doppiamente vittima. Per questo, oggi si può parlare di Adagio d’Autore sugli allori di altri. Ormai, nessuno si spaventa più di agire illecitamente e illegalmente. I farabutti conoscono così bene la legge e hanno così poca coscienza da riuscire a farla franca il più delle volte, dichiarando il falso o appellandosi a chissà quali diritti. Cionondimeno, occorre fare la differenza e non unirsi alla mischia. Se la strada è piena di spazzatura, non si è giustificati a buttare la carta per terra.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.