“Stiamo valutando l’entità del danno, è nostra intenzione far partire subito l’intervento di ripristino della pompa di sollevamento gravemente danneggiata. Speriamo di riuscire a far tornare a funzionare l’impianto al più presto, spero che questo possa avvenire prima di un mese”. Lo dice Baldassare Giarraputo, commissario straordinario del Consorzio di bonifica Sicilia occidentale a proposito del furto di rame dai cavi elettrici che alimentano i sistemi di fornitura idrica del lago Arancio, in territorio di Sambuca di Sicilia (AG).
La sospensione forzata delle irrigazioni dei campi serviti da questo bacino, in una fase come quella attuale caratterizzata da una drammatica siccità, rischia di dare il colpo di grazia alle coltivazioni. “Purtroppo – aggiunge Giarraputo – il lago Arancio non possiede sistemi alternativi di fornitura, di conseguenza senza il ripristino di tutti i cavi danneggiati dai malviventi il sistema di pompaggio non è in grado di funzionare”.
Sull’episodio indagano i carabinieri, e la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta anche per provare a risalire agi stessi responsabili dell’irruzione notturna degli uffici del consorzio di bonifica. Uffici messi a soqquadro e sistemi informatici danneggiati. Giarraputo fa sapere anche di avere chiesto al dipartimento Agricoltura le risorse necessarie per ripristinare la pompa di sollevamento.
Malgrado le gravi difficoltà dei mesi scorsi, relative alla nota questione dell’alga rossa, che impediva di garantire la salubrità dell’acqua del lago Arancio, da un certo momento in poi, dopo i risultati favorevoli delle analisi chimiche e batteriologiche, è stato possibile permettere agli agricoltori di irrigare i campi. “Siamo riusciti a limitare i disagi di una stagione difficile”, conclude Giarraputo.