“Commuove la vicenda del bimbo che ha perso la mamma nel naufragio della scorsa notte nelle acque antistanti a Lampedusa.
Ringrazio vivamente gli agenti di polizia della Questura di Agrigento, con in testa il questore Emanuele Ricifari, in servizio all’hotspot dell’isola che hanno accudito e si sono presi cura per tutta la notte del piccolo orfano. Il loro gesto carico di profonda umanità, nonostante la criticità del momento che vede nell’isola un susseguirsi di sbarchi, è oltremodo lodevole. La Sicilia è anche questo”. Ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Il bambino che ha perso la mamma nell’ultimo naufragio di un barchino e che ha circa 6 mesi, è stato coccolato e riempito d’affetto dai poliziotti che sono in servizio all’hotspot di Lampedusa. Si sono avvicendati, per tutta la notte e ancora adesso, tenendo in braccio il piccolo Ismaele, prima a molo Favarolo, poi fra i corridoi del Poliambulatorio.
Agenti e funzionari che sono abituati a gestire, con attenzione e celerità, il fenomeno dell’immigrazione, durante la notte davanti a quegli occhioni pieni di lacrime si sono inteneriti e subito mobilitati. Il vice questore aggiunto Francesco Sammartino, funzionario di turno della Questura di Agrigento all’hotspot di contrada Imbriacola, ha comprato latte, pannolini, un paio di giochini per neonati e una crema per le gengive. Perché Ismaele, per tutta la notte, ha pianto ed era fortemente infastidito non perché vedesse attorno a se delle facce sconosciute ma perché sta mettendo i dentini ed ha forti dolori. A cercare di distrarlo, giocando con lui e manifestandogli tutto l’affetto di cui la polizia italiana è capace, ci hanno pensato gli uomini della Questura di Agrigento.
Sono in corso indagini e verifiche, fra i 46 migranti tratti in salvo dopo il naufragio di ieri sera in area Sar, per capire se fra loro vi sia un familiare adulto del piccolo Ismaele. All’hotspot di Lampedusa potrebbe esserci il padre, ma non ci sono al momento certezze. A mobilitarsi, per cercare di ritrovare – se ci sono – i familiari del bimbo di circa 6 mesi che ha perso la mamma, sono i poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola. E’ stata informata anche la Procura dei minorenni presso il tribunale di Palermo. I servizi sociali del Comune di Lampedusa sono stati contattati dalla referente di Save the Children che opera a Lampedusa e si occupa anche di minori non accompagnati. Eventualmente si procederà a collocare il bambino in una idonea struttura. Ma in queste ore, dopo che la storia di Ismaele sta facendo il giro dei notiziari, sono tante le disponibilità che stanno arrivando. E fra queste, quella immediata è stata di una donna, medico in servizio al pronto soccorso di Lampedusa, che s’è detta pronta a prenderlo in affido.
“È un misto di orgoglio e tristezza quella che proviamo, oggi, con i miei poliziotti. Orgoglio per essere sempre dove c’è bisogno e tristezza per i drammi cui assistiamo”. Lo ha detto il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, commentando la storia del piccolo Ismaele. Proprio i poliziotti che sono in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, si sono mobilitati per aiutare il piccolo, comprando latte, giochini, pannolini e medicinali. “Ci resta la soddisfazione e la crescita interiore che ci danno il sorriso innocente e sincero di Ismail con cui ci impegniamo, come Paese, a offrire una vita di dignità e diritti – ha aggiunto il questore Ricifari – . Quella di un grande Paese con una Costituzione figlia della cultura di accoglienza”