I nuovi campionamenti effettuati, dall’Asp di Palermo, sulle acque di Cala Pisana a Lampedusa hanno dato esito favorevoli: il mare è tornato ad essere nuovamente balneabile.
Il sindaco delle isole Pelagie, Filippo Mannino, ha dunque revocato, con ordinanza, il temporaneo divieto di balneazione che era stato imposto lo scorso 5 agosto quando le analisi dell’Asp avevano evidenziato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici relativi all’Escherichia coli.
Intanto in merito alla questione sicurezza e ordine pubblico nell’isola, il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, e il neo dirigente del costituendo commissariato di Lampedusa, il vice questore Roberto Cilona, oggi e domani saranno sulla maggiore delle isole Pelagie per riunioni di presentazione con il personale e l’organizzazione con quanti collaborano con la polizia: Croce Rossa italiana, Euaa, Unhcr e amministrazione comunale.
A grandi passi si va verso l’apertura del commissariato che avrà, entro novembre, complessivamente un organico di 45 poliziotti.
“L’istituzione del commissariato di polizia a Lampedusa non è stata decisa dal questore di Agrigento che è stato chiamato semplicemente a realizzarlo. Lo ha deciso la politica, l’ha deciso il Governo, in particolare è stato fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal capo della polizia – aveva spiegato Ricifari – . Si è fatto il meglio possibile per poterlo realizzare presto e in maniera efficace ed efficiente”.
Fino ad ora la polizia è sempre stata presente a Lampedusa, all’interno dell’hotspot, per occuparsi di identificazione, attività investigative e di polizia giudiziaria e trasferimenti di migranti, gestendo, come sta accadendo negli ultimi mesi, numeri straordinari, seppur prevedibili. Coordinato dal vice questore Roberto Cilona, che dal primo ottobre del 2014 fino a qualche mese fa, ha coordinato la sezione Dia di Agrigento, sarà operativo anche un vero e proprio presidio di legalità: una “casa” delle attività di prevenzione e repressione.