Terzo barchino naufragato, nel giro di poche ore, nelle acque antistanti Lampedusa. Trentasette i migranti tratti in salvo, fra cui 8 donne e 3 minori, dai militari della motovedetta V1300 della Guardia di finanza. Recuperato anche il cadavere di una giovane donna. I sopravvissuti e il corpo della ragazza, sono stati già sbarcati a molo Favarolo. La salma è stata portata al cimitero di Cala Pisana dove le bare salgono a sette.
La barca di 7 metri sulla quale viaggiavano i 37 migranti, originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Sud Sudan, aveva già imbarcato acqua quando alla vista della motovedetta della Guardia di finanza, alcuni degli extracomunitari si sono alzati in piedi per cercare, sbracciandosi, di chiedere aiuto. Ed è in quel momento che il natante si è ribaltato e i migranti sono finiti in acqua. Una donna, che dovrebbe avere circa 26 anni, è annegata. Le ricostruzioni sono state fatte grazie ai racconti degli stessi naufraghi che hanno riferito anche d’essere salpati alle 5 di domenica da Sfax, in Tunisia e d’aver pagato alcuni 600 euro e altri 800 mila Cfa.
“Durante la notte appena trascorsa e sino ad ora, dal solo flusso tunisino, sono state soccorse ben 35 imbarcazioni che hanno portato al salvataggio di circa 1.200 persone, tutte sbarcate a Lampedusa”, rende noto la Guardia Costiera.