E’ il giorno del voto. L’Ars ha approvato la manovrina da 50 milioni di euro con 44 voti favorevoli e 19 astenuti. Nonostante i malumori delle scorse settimane, alla fine, non ha trovato alcun ostacolo, grazie anche al dialogo con le opposizioni.
La manovrina è passata ai raggi X. Dopo la discussione di ieri, l’Assemblea regionale si è riunita questa pomeriggio. Una Sala d’Ercole gremita, vista l’importante occasione. Sul tavolo un tesoretto da 55 milioni e temi di carattere emergenziale: l’emergenza siccità, il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, la sanità, i rifiuti, le imprese siciliani e l’abbattimento delle tariffe aeroportuali negli scali minori
Il governatore siciliano ha risposto anche alle richieste delle opposizioni che hanno preso parola in apertura del dibattito.
Riflettori sulla norma rivolta ai dazi. Ieri, infatti, è stato inserito un contributo straordinario ai Consorzi di Bonifica in difficoltà, quelli di Ragusa e Agrigento, di 5 milioni di euro. A venir meno sono proprio i fondi destinati agli allarmi dei mesi scorsi. A sollevare la questione è stato il capogruppo del M5S Antonino De Luca. “Ho preso atto del ritiro della norma – ha spiegato Schifani – che nasceva da un momento in cui il problema dei dazi creava problemi e preoccupazioni. Era una norma protettiva rispetto ad uno scenario che ci preoccupava. Pensavamo potesse essere d’aiuto alle nostre aiuto. Ci rivedremo a luglio“.
De Luca ha poi richiesto il dibattito in aula su un tema estremamente delicato come la sanità, che negli ultimi mesi è finita nell’occhio del ciclone per i vari fatti di cronaca che si sono susseguiti. Il presidente ha aperto al confronto: “Non ci sottraiamo al dibattito. Ci stiamo impegnando e stiamo lavorando sull’abbattimento delle liste d’attesa e sulla cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Lo stiamo facendo in silenzio perché è un tema delicato che riguarda i bambini. Stiamo lavorando anche con il ministro Schillaci per arrivare ad una soluzione“.
E’ invece il vicecapogruppo del PD Mario Giambona ad aprire il confronto sull’articolo 1 che prevede 5 milioni di euro per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare, attraverso il Banco alimentare, la comunità di Sant’Egidio e la Caritas. L’esponente dem ha accesso i rifletto sulle problematicità e le criticità. Il governatore siciliano ha sottolineato come il suo governo si stia “battendo su questo tema” e che si interverrà per tutti gli ex equo, affinché possano rientrare e non essere esclusi. Per coprire il gap servirà circa un milione di euro.
Da Giovanni Burtone (PD) e da Ismaele La Vardera (Controcorrente) arriva l’appello contro il genocidio in corso a Gaza. “Sulla base di una norma regionale già esistente stiamo lavorando per potere adottare un fondo per l’accoglienza di chi fugge da quei territori“. Ha dichiarato Schifani che ha aggiunto: “Condanniamo quanto sta avvenendo a Gaza, anche se si tratta di temi che spettano alla politica internazionale abbiamo il dovere di contrastare ogni forma di genocidio“.