Per Renato Guttuso è il luogo dei suoi giochi dove “da bambino mi arrampicavo sui mostri“: è Villa Palagonia, a Bagheria, che si prepara ad ospitare nel suo suggestivo ed eccentrico scenario, il 1° Premio Internazionale Novecento, che comprende varie sezioni dedicate alla pittura, alla scultura e alla fotografia, con interpreti contemporanei, nazionali ed esteri.
Per l’evento, curato da Paolo Levi, in mostra circa 50 creazioni di artisti contemporanei, mentre sul maxischermo, posto nella Sala degli Specchi, verranno proiettate oltre 200 opere tra dipinti, sculture e fotografie. Le opere degli artisti selezionati per l’occasione sono state pubblicate in un catalogo edito da EA – Effetto Arte editore.
Si parte questo giovedì con la cerimonia di premiazione alle 17, mentre l’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile fino all’8 luglio. L’iniziativa, che mira dunque a valorizzare e sostenere l’arte contemporanea, vuole in particolare omaggiare Renato Guttuso attraverso le testimonianze più attuali. Non è un caso, infatti, la scelta della nota “villa dei mostri”: per il grande maestro del Novecento, non solo fonte d’ispirazione per opere come “Spes contra spem”, “Il portone murato”, “Il ratto di Villa Palagonia”, ma anche luogo della sua infanzia. A considerarla, inoltre, come set cinematografico è stato recentemente Peppuccio Tornatore per girare alcuni esterni di “Baarìa”, mentre Marco Bellocchio vi ha ambientato molte scene de “Il regista di matrimoni”.
L’evento si pone ai visitatori come un percorso, che si snoda tra il presente e il passato a cavallo tra due secoli, offrendo, attraverso l’arte, uno spaccato singolare della creatività attuale.
Paolo Levi è critico d’arte, giornalista, saggista, autore di volumi tematici e monografici. Unisce alla conoscenza approfondita della storia dell’arte antica, moderna e contemporanea una solida esperienza sui rapporti tra arte e finanza. Svolge, per il collezionismo pubblico e privato, dettagliate analisi di mercato legate alla lettura critica dell’oggetto preso in esame. A livello di conoscitore dell’arte del Novecento storico europeo è chiamato a contribuire alla formazione o al completamento di collezioni private. Come esperto del mercato internazionale d’arte moderna europea e antica, fornisce consulenze a collezionisti che necessitano di expertise in seguito a fideiussione richiesta dalla banca a fronte di asset dove sono anche coinvolte società di assicurazione. In qualità di critico d’arte, è chiamato come esperto di parte in cause civili legate a specifici problemi attributivi.
