Questa mattina qualcuno ha pensato di parcheggiare una Fiat Panda sulla spiaggia di Vergine Maria, a Palermo. La sbarra che era stata posta all’ingresso dell’arenile, da qualche tempo è stata tranciata. La sua installazione, inoltre, aveva suscitato polemiche.
La necessità di mettere le sbarre era nata perché queste servivano a scongiurare pericoli per l’incolumità pubblica e anche per bloccare il parcheggio selvaggio. Un modo per salvaguare l’impianto fognario della borgata, il decoro del paesaggio, in attesa della riqualificazione del vecchio approdo prevista entro il 2020 nell’ambito delle opere pubbliche.
Ma dopo un mese, una di queste sbarre è stata tranciata e di fronte a tale atto, era stato lo stesso Sindaco Orlando a dire “Ignoti hanno segato e gettato in mare stanotte la barra posta a protezione del litorale di Vergine Maria in prossimità della Tonnara “Bordonaro”, in una zona per anni utilizzata come parcheggio abusivo a ridosso della scogliera. Volgari e incivili palermitani che non comprendono che Palermo sta cambiando e che certamente non resteranno impuniti”.
In questi giorni l’Amministrazione sta provvedendo a ripristinare la sbarra e intanto qualcuno approfitta del “libero accesso” per parcheggiare la propria auto in spiaggia.
A provvedere alla rimozione dell’auto ci ha pensato una Jeep della polizia e nell’attesa del loro arrivo, a vegliare sulla situazione c’era stamattina un’auto della polizia municipale. Ad avvertire gli agenti erano stati alcuni bagnanti. Il proprietario della vettura avrebbe detto alle forze del’ordine che l’auto gli era stata rubata la scorsa notte.
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