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Il quadro delle Procure

Lav, criminalità contro gli animali in Sicilia: i dati preoccupanti del “Rapporto Zoomafia 2023”

mercoledì 8 Novembre 2023
palermo corsa clandestina di cavalli in via ernesto basile-
Corsa clandestina di cavalli

La Sicilia è purtroppo afflitta da un lato oscuro di crimini contro gli animali. Il recente “Rapporto Zoomafia 2023”, getta luce sulla realtà dello sfruttamento degli animali nella regione.

Questo rapporto, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia LAV, mette in evidenza una vasta gamma di crimini legati agli animali avvenuti nel 2022 tra corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica, doping.

Il report, che gode del patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto, è giunto alla sua ventiquattresima edizione e analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2022.   

L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha contattato i procuratori ordinari e quelli responsabili dei tribunali per i minorenni, chiedendo dati relativi a procedimenti penali del 2022 che coinvolgono animali. Le risposte dalla Sicilia hanno rivelato un quadro preoccupante. 

Per la Sicilia le risposte sono arrivate da 13 Procure Ordinarie su 16 (non hanno risposto Agrigento, Barcellona Pozzo di Gotto e Ragusa) e da 3 Procure minorili (non ha risposto Caltanissetta). 

 

Quando si proiettano questi dati regionali su un quadro più ampio, si stima che nel 2022 in Sicilia siano stati registrati almeno 800 casi riguardanti animali, corrispondenti a circa l’8,87% del totale nazionale.

Ciò rappresenta un tasso di 15,82 casi ogni 100.000 abitanti. Inoltre, ci sono stati almeno 600 individui sotto indagine, circa il 12,89% del totale nazionale, con un tasso di 11,86 sospettati ogni 100.000 abitanti.

 

I dati delle Procure ordinarie 

 

Rapporto Zoomafia 2023 -I dati delle Procure

 

Nel dettaglio, i dati dai procuratori ordinari in Sicilia sono i seguenti:

 

Caltagirone (CT): Nel 2022, sono stati registrati un totale di 22 casi con 17 individui sotto indagine. Rispetto al 2021, il numero di casi è rimasto invariato, ma il numero dei sospettati è diminuito del -26,09%.

Caltanissetta: Nel 2022, sono stati registrati 45 casi con 14 individui sotto indagine, ma non ci sono dati disponibili per il 2021 per il confronto.

Catania: Nel 2022, sono stati registrati un totale di 200 casi con 164 individui sotto indagine. Questo segna un aumento significativo del 160% dei casi rispetto al 2021.

Enna: Nel 2022, ci sono stati 22 casi con 17 individui sotto indagine. I casi sono diminuiti del -21,43%, ma il numero dei sospettati è aumentato del 41,66% rispetto al 2021.

Gela (CL): Nel 2022, ci sono stati 24 casi con 20 individui sotto indagine. Sia i casi che i sospettati hanno mostrato una variazione dell’11,11%.

Marsala (TP): Nel 2022, sono stati registrati un totale di 40 casi con 27 individui sotto indagine, riflettendo un aumento significativo rispetto al 2021.

Messina: Nel 2022, sono stati registrati 63 casi con 34 individui sotto indagine, ma i dati per il 2021 non sono disponibili per il confronto.

Palermo: Nel 2022, sono stati registrati un totale di 94 casi con 64 individui sotto indagine, senza dati disponibili per il 2021.

Patti (ME): Nel 2022, sono stati registrati 21 casi con 31 individui sotto indagine. I casi sono diminuiti del -37,37%, mentre i sospettati sono aumentati dell’82,35%.

Sciacca (AG): Nel 2022, sono stati registrati 23 casi con 10 individui sotto indagine. I casi sono diminuiti del -8%, ma i sospettati sono aumentati del 42,86%.

Siracusa: Nel 2022, ci sono stati 60 casi con 35 individui sotto indagine. I casi sono diminuiti del -50,82%, e i sospettati sono diminuiti del -80% rispetto al 2021.

Termini Imerese (PA): Nel 2022, ci sono stati 54 casi con 34 individui sotto indagine. I casi sono aumentati leggermente del 3,85%, ma i sospettati sono diminuiti del -47,69%.

Trapani: Nel 2022, sono stati registrati 38 casi con 27 individui sotto indagine, senza dati disponibili per il 2021.

 

Guardando alla giustizia minorile, la Procura della Repubblica per i Minorenni di Palermo ha registrato un caso nel 2022 legato alle corse clandestine di cavalli e un altro caso per violazioni delle normative sulla tutela della fauna selvatica.

È importante sottolineare che questi dati sono stime conservative, date le mancanze di dati da parte di importanti procuratori che non hanno risposto alla richiesta.

 

 

Ciro Troiano – Lav

“La Sicilia è una delle regioni dove la zoocriminalità è più attiva – afferma Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia LAV, – Si registrano tutti i reati presi in esame, ed alcune condotte sono fortemente radicate nel sottobosco delinquenziale” “I traffici legati allo sfruttamento degli animali in Sicilia confermano la loro pericolosità e rappresentano un’importante fetta del business realizzato a livello nazionale – continua Ciro Troiano. – Le corse clandestine, ad esempio, rappresentano il business più allarmante e le indagini hanno confermato gli interessi delle consorterie mafiose per questo crimine 

“Lo diciamo da anni: nonostante la sua gravità e la sua pericolosità, il fenomeno delle corse clandestine di cavalli, un’attività criminale tra le più aggressive della zoomafia, sembra non suscitare particolare interesse nel legislatore. La richiesta di inasprimento delle pene e di modifiche normative necessarie, come l’approvazione di una sanzione penale, sotto forma di delitto, per chi partecipa a qualsiasi titolo, anche in qualità di spettatore, alle corse clandestine, il divieto di circolazione di veicoli a trazione animale e quello di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti all’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine, gioco d’azzardo, associazione per delinquere e reati di mafia, restano lettera morta, ad esclusivo vantaggio delle bande criminali delle corse clandestine”conclude Troiano

 

Le corse clandestine e il potere criminale

 

Corse clandestine cavalli

Le corse clandestine di cavalli, in particolare, sono emerse come una manifestazione plateale del potere criminale che si insinua nel territorio. Questi eventi illegali coinvolgono decine di individui e servono da rituale collettivo che glorifica l’illegalità. Forniscono anche opportunità per operazioni di scommesse clandestine.

 

 

Di questo fenomeno, diffuso in particolare a Palermo, nel 2022 come ilSicilia.it ne avevamo raccontato, in due casi eclatanti.

Uno avvenuto la domenica 13 febbraio dello scorso anno, in una corsa clandestina che aveva visto protagonisti due cavalli che si sono sfidati ad altissima velocità nell’area industriale del quartiere Brancaccio, “scortati” da un carosello di decine di ragazzi a bordo di moto e scooter (con il video che è divenuto virale sui social network).

Oppure la corsa clandestina di cavalli avvenuta nella zona industriale di Palermo avvenuta il 22 maggio 2022 in cui hanno preso parte diversi fantini che hanno sfrecciato fra le strade del quartiere di Brancaccio seguiti da diversi giovani a bordo di moto lungo la via Pecoraino. Come avvenuto in occasione di altre gare clandestine, il video della corsa era stato pubblicato su Tik Tok e in quel caso alcuni dei partecipanti erano stati denunciati.

È essenziale superare l’assunto che le corse clandestine siano limitate a piccole attività criminali senza interessi economici o illegali più ampi. Al contrario, i risultati giudiziari e le analisi investigative rivelano che sono intrecciate con reti criminali territoriali, contribuendo a un contesto criminale più ampio e preoccupante.

 

Una riflessione finale

 

In conclusione, il Rapporto Zoomafia 2023 svela una realtà allarmante di abusi contro gli animali in Sicilia. Questi crimini, che spesso nascondono interessi più profondi, richiamano l’urgenza di rafforzare la tutela degli animali e promuovere la consapevolezza pubblica per porre fine a tali pratiche illegali e crudeli. Mettendo in evidenza la sofferenza inaudita inflitta agli animali. Questi crimini non sono semplici trasgressioni, ma esempi inquietanti di abusi che si radicano nel tessuto sociale.

Di fronte a queste situazioni, è urgente rafforzare le leggi a difesa degli animali e il controllo sul territorio, anche grazie all’impegno e l’azione giornaliera svolta dalle associazioni animaliste e dai cittadini, per porre un freno a questa violenza e garantire un futuro migliore per gli animali.

La compassione e l’azione sono fondamentali per sconfiggere questa triste realtà e creare un mondo più gentile per tutte le creature che condividono il nostro pianeta.

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