Mille posti in tre anni. È quanto assicura l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, dopo la convenzione con l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del Lavoro) e la legge speciale nazionale per il reddito di cittadinanza, che «ci consente di trovare l’occasione di creare spazi per nuove opportunità».
La Regione con queste risorse emanerà un concorso diviso in tre step. Esso prevede: 277 assunzioni nel 2019, 429 nel 2020 e altrettanti nel 2021.
Il primo bando, col via libera della Funzione pubblica, dovrebbe vedere la luce a ottobre ed è dedicato al piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego dell’Isola.
«Si tratta di risorse nazionali – spiega l’assessore, come si legge nel quotidiano La Sicilia – che ci consentono di non gravare sul bilancio della Regione ci servono risorse su cui puntare, con forze nuove e qualificate per i profili che servono. Un’occasione in più per i giovani e i meno giovani».
Oltre ai lavoratori dei CPI dobbiamo pensare anche agli ex sportellisti (circa 1.700 in Sicilia). A loro verrà riconosciuto il titolo di “operatori delle politiche del Lavoro”.