È stato inaugurato oggi, 11 ottobre, nel quartiere Sperone di Palermo il murale “Le Rosalie ribelli”, opera dell’artista Giulio Rosk. L’iniziativa, promossa dall’associazione L’Arte di Crescere in collaborazione con l’I.C.S. “Sperone-Pertini” e l’associazione Amici dei Musei Siciliani, si inserisce tra gli eventi collaterali del 400° Festino di Santa Rosalia.
Il murale, che arricchisce il museo a cielo aperto del quartiere Sperone già composto da 13 murales, è stato presentato in concomitanza con la Giornata internazionale delle bambine, una ricorrenza ONU che sottolinea i diritti delle ragazze e le sfide che affrontano nel mondo.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, del vicesindaco Giampiero Cannella, del presidente della Seconda Circoscrizione Giuseppe Federico e della commissaria straordinaria dell’Istituto Autonomo Case Popolari, Alessandra Russo.
All’evento ha preso parte anche l’intera comunità scolastica dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, con bambini e bambine che si sono esibiti in performance dedicate a Santa Rosalia.
Il murale come simbolo di ribellione e speranza
L’opera di Giulio Rosk raffigura una delle classiche iconografie di Santa Rosalia, accompagnata dall’immagine di una bambina. Entrambe sono rappresentate come figure ribelli: la Santa, simbolo di resistenza alle imposizioni familiari, e la bambina, che coprendosi il naso, simboleggia il rifiuto delle ingiustizie sociali e un invito a cambiare il presente.
Questo tema si ricollega alla figura dell’angelo che appare nella “Santa Rosalia” di Van Dyck, opera conservata all’oratorio del SS. Rosario in San Domenico a Palermo. Anche l’angelo di Van Dyck, disturbato dal fetore durante l’epidemia di peste, si copre il naso, un gesto che Rosk riprende per evocare il disagio sociale che attraversa le epoche.
Giulio Rosk ha spiegato il significato della sua opera: “L’opera rappresenta una delle classiche iconografie di Santa Rosalia, ma accanto a lei c’è una bambina. Entrambe sono figure ribelli che rifiutano il presente. La bambina, con un gesto involontario di coprirsi il naso, ci fissa intensamente e sembra incitare al cambiamento. Questo dettaglio richiama l’angelo di Van Dyck durante l’epidemia di peste, simbolo di un disagio sociale che si rinnova.”
Le dichiarazioni
Roberto Lagalla e Giampiero Cannella hanno sottolineato il valore simbolico del murale per Palermo: “Siamo soddisfatti e lieti di inaugurare questo nuovo murale nel quartiere Sperone, che da tempo è diventato il più bel museo a cielo aperto della città e di questo ringraziamo l’artista Giulio Rosk. L’opera non è solo simbolica per il quartiere, ma per tutta la città. Santa Rosalia ha liberato Palermo dalla peste, ma oggi ci sono altre pesti che affliggono la società, e la ribellione deve essere uno sprone per le nuove generazioni. Questi messaggi devono passare soprattutto dalla scuola, perché il cambiamento parte dai giovani, più sensibili e attenti degli adulti.”
La dirigente dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, Antonella Di Bartolo, ha posto l’accento sull’importanza educativa del murale: “Le Rosalie ribelli è una tappa importante di un percorso di consapevolezza e autodeterminazione. I nostri bambini e le nostre bambine sono simboli di ribellione, non violenta, ma consapevole, che prende le distanze da ciò che non piace o non convince. Il murale raffigura una bambina che con sguardo fiero incarna questa ribellione gentile e consapevole che va costruita passo dopo passo.”
Antonella Angelini, presidente dell’associazione L’Arte di Crescere, ha legato il progetto alla missione della sua associazione: “Le Rosalie ribelli è un progetto di comunità che rappresenta la nostra missione: superare le difficoltà, voltando pagina con una ribellione gentile. Speriamo che le donne e le mamme dello Sperone possano trarre ispirazione da questo murale per affrontare le sfide quotidiane.”
Un evento carico di significato sociale e culturale
L’inaugurazione del murale si inserisce in una serie di iniziative che culmineranno il 25 ottobre con una sfilata nel quartiere Sperone, dove 400 bambini e bambine dell’I.C.S. “Sperone-Pertini” accompagneranno il Carro trionfale di Santa Rosalia, realizzato dall’artista Jannis Kounellis per il Festino del 2007, e attualmente in fase di restauro.
Durante la sfilata, la comunità sarà coinvolta in momenti artistici e di riflessione, con l’invito a indossare abiti color avorio, bianco o panna, in un segno di partecipazione collettiva. Il murale e le iniziative ad esso collegate intendono rappresentano un forte simbolo di rinascita e cambiamento per il quartiere e per l’intera città.