Nel primo weekend de “Le vie dei tesori” abbiamo visitato alcuni dei luoghi aperti alla città di cui vi proponiamo una selezione di scatti fotografici e dei brevi cenni culturali, tra storia e curiosità.
Partendo dalla periferia potrete scorrere nella gallery le immagini della “Casa Museo del costume teatrale” (Vicolo Chiazzese,10), per poi passare al centro città, a piazza Pretoria, con il “Palazzo Bonocore“, il “Palazzo di Città” con il suo “Rifugio antiaereo” (portineria Palazzo delle Aquile), e la “Cupola del Santissimo Salvatore” (Corso Vittorio Emanuele, 395).
CASA MUSEO DEL COSTUME TEATRALE:
E’ la prima esposizione storica del costume teatrale nel sud Italia, che nasce dall’antica tradizione sartoriale e artistica della famiglia Pipi. Tra stoffe e figurini, decori raffinati e foto di star dello spettacolo, è un viaggio nel dietro le quinte dei teatri, con la possibilità di toccare con mano oggetti che hanno fatto la storia.
PALAZZO BONOCORE:
Dopo lunghi restauri, che hanno ridato lustro alla sua veste neoclassica, il palazzo è stato riaperto al pubblico ospitando, tra l’altro, eventi legati all’arte contemporanea (attualmente è presente la mostra Ipop). Oggi la proprietà dell’edificio è suddivisa tra privati e la Curia di Palermo e ospita il museo della cultura immateriale siciliana. Tra le particolarità da scoprire all’interno c’è anche la “porta degli amanti“.
PALAZZO DI CITTA‘:
Sede del Comune, fu edificato nel 1470 per volere del pretore Pietro Speciale. Al suo interno si possono ammirare affreschi, statue e oggetti di pregio, quale ad esempio il lampadario di legno seicentesco posto all’interno della sala delle Lapidi.
E ancora la rappresentazione del Genio di Palermo e, altra chicca da scoprire, l’orologio posto sulla facciata principale, tornato in funzione nel 2014 dopo trent’anni, che riporta, sotto, l’epigrafe esortativa “Pereunt et impuntatur” ovvero “Le ore passano e non vanno sprecate”.
RIFUGIO ANTIAREO:
La struttura risale al 1935: allora il Comune lo fece costruire nel tentativo di dare rifugio a centinaia di persone. Forse non tutti sanno che due dei tre accessi al rifugio sono rappresentati dai leoni posti alla fine della gradinata di piazza Pretoria.
All’interno si trovano anche dei cartelli con accenni storici che, oltre al luogo fortemente suggestivo, permettono di immedesimarsi nella vita di migliaia di persone che lì trovarono la salvezza.
CUPOLA DEL SANTISSIMO SALVATORE:
Da qui si potrà ammirare la città da una prospettiva nuova e del tutto particolare: incorniciata tra mare e cielo.
Percorrendo la circonferenza della cupola il colpo d’occhio andrà dal Palazzo dei Normanni al porto, dal Monte Pellegrino a Ballarò, dalla Cattedrale al Teatro Massimo, non tralasciando le cupole delle altre chiese del centro storico tra cui spunta quella di San Giuseppe dei Teatini, rivestita da piastrelle maiolicate.