Non c’è stata una vera e propria discussione dei capigruppo all’Assemblea regionale siciliana, ma avere posto il tema in modo formale durante la riunione di ieri ha sdoganato la questione della riforma della legge elettorale regionale.
A porla è stato il vice presidente dell’Ars e leader del M5s in Sicilia Nuccio Di Paola, che ha colto l’assist fornito dalla discussione durante la capigruppo sulla norma per l’introduzione del deputato supplente all’Ars che Forza Italia sta portando avanti a livello nazionale poiché serve una modifica allo Statuto speciale. E per supportare l’azione dei parlamentari azzurri a Roma, il capogruppo di Fi all’Ars, Stefano Pellegrino, ha chiesto, a nome del partito, che l’Assemblea regionale si pronunci sull’argomento. Preso atto della richiesta, Di Paola ha allargato il tiro: “A questo punto l’Ars affronti la riforma complessiva della legge elettorale”.
Deputato supplente a parte, il leader siciliano del M5s pone tre questioni sostanziali: l’accorpamento dei collegi minori, l’abolizione del listino collegato al candidato presidente della Regione e la doppia preferenza di genere. “Se ci sono i tempi per introdurre la figura del deputato supplente modificando lo Statuto allora procediamo alla riforma della legge elettorale regionale per migliorarla”, dice Di Paola all’ANSA.
Sulla proposta, che ha colto un po’ di sorpresa, non ci sarebbe stata chiusura da parte del capogruppo di Fi. “Ha dato disponibilità a parlarne”, aggiunge il leader M5s.