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L'incontro

L’emergenza rifiuti arriva a Roma, preoccupa l’aumento della Tari e del dissesto nei Comuni

lunedì 15 Aprile 2024

L’impennata degli extra-costi e l’aumento della Tari fa tremare i Comuni siciliani, pronti, adesso, a esporre le proprie preoccupazioni anche al di fuori dei confini regionali, fino a Roma.

Si è svolto questa mattina a Palermo un incontro tra il presidente della Regione, i vertici dell’Anci Sicilia e i rappresentanti delle Città metropolitane. Tra le proposte avanzate a Palazzo d’Orléans vi è quella di un tavolo aperto con il Ministero dell’Economia per sostenere la richiesta, già avanzata dall’Anci nazionale, di un provvedimento legislativo che sposti dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza per la presentazione del Piano economico finanziario. Il Pef, infatti, è un documento di fondamentale importanza per i Comuni al fine di stabilire annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti.

Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza metterebbe a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che si tradurrebbe nella necessità di reperire circa 45-60 milioni di euro a copertura dei sovraccosti prodotti nel 2022-2023. L’alternativa sarebbe un aumento di circa il 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare questa eventualità, il governatore ha assicurato l’impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l’intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all’interno della prima manovra finanziaria disponibile.

I rappresentanti dell’Anci Sicilia hanno poi evidenziato che 111 Comuni dell’Isola su 391 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto. Il presidente della Regione, ribadendo come l’efficienza amministrativa degli enti locali sia una priorità dell’azione di governo, ha ricordato l’impegno col quale sono state garantite ai Comuni, nei tempi stabiliti, le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità da destinare alle spese correnti per il 2024.

 

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