I Carabinieri di Lercara Friddi hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, per indebita percezione del “reddito di cittadinanza“, 11 persone, di età compresa tra i 20 e gli 54 anni, tutte residenti nel territorio di competenza della Compagnia di Lercara.
A conclusione di una specifica attività investigativa, che già nel marzo scorso aveva portato al deferimento di 30 persone, i militari hanno appurato che gli indagati, per lo più incensurati, al fine di eludere i controlli da parte dell’INPS, avevano reso dichiarazioni mendaci o incomplete nella dichiarazione sostitutiva unica, omettendo dati obbligatori e percependo, quindi, indebitamente il reddito di cittadinanza, ovvero percependolo in misura superiore al dovuto.
In un caso è stato contestato che una donna al fine di percepire il “reddito” aveva omesso di dichiarare che il di lei marito convivente ed attualmente detenuto era stato condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa, art. 416 bis C.P., circostanza ostativa per l’erogazione del beneficio.
Il danno erariale complessivo è quantificato in circa 75.000 euro, che sommato a quello del precedente troncone di indagini, porta l’ammontare delle somme in corso di recupero a oltre 300.000 euro.