Condividi

L’eterno ritorno dei candidati-presidenti e il Macron siciliano che non c’è

domenica 16 Luglio 2017

Uno è già partito e va avanti. Ufficialmente. Gli altri due restano in campo, ma potrebbero fare passi indietro (poco probabili) nell’economia di ragionamenti (parola grossa) di coalizione e accordi (schema possibile), che al momento nel centrodestra e nel centrosinistra siciliano però non si vedono.

I tre, inoltre, sono gli stessi di cinque anni fa Cancelleri, Musumeci e Crocetta.

Manco a dirlo candidati a Palazzo d’Orleans. Scarsa fantasia?  Ripetitività seriale? Mancanza di protagonisti e facce note? O solo  una crisi senza fine dei partiti approdata ormai irreversibilmente anche in Sicilia? Da un lato, il lavoro che ognuno ha portato avanti merita l’occasione di una verifica.

Cancelleri ha guidato le truppe ‘grilline’ mantenendole unite e compatte all’Ars, fatta eccezione per la precoce uscita dal gruppo del vice presidente Venturino. Si è affermato come ambasciatore con la burocrazia regionale, all’interno della quale evita pericolose generalizzazioni negative, e soprattutto, si è sempre fatto trovare pronto all’appuntamento con la guida dell’opposizione pentastellata in parlamento.

Musumeci ha incassato lentamente la sconfitta del 2012, maturata in un mese in cui per il centrodestra non solo in Sicilia si sovrapposero una serie di circostanze non proprio favorevoli (oltre alla spaccatura con Miccichè) svolgendo il ruolo di presidente della commissione Antimafia per oltre tre quarti di legislatura.

Crocetta ha vinto 5 anni fa partendo dal basso e mettendo il Pd di fronte al fatto compiuto. Ha governato con difficoltà senza potersi sottrarre alle contraddizioni di una maggioranza di governo schizofrenica e apertamente contraddittoria e ci ha messo del suo, rimanendo a metà strada tra buoni propositi e pochi risultati.

I partiti, nel frattempo, si compiacciono della loro latitanza.

Da un lato i centristi, non giustificati, ma solo comprensibilmente baricentrici per natura, che oscillano tra la scommessa dem (che oggi non ha un volto e un nome definito) e la rinascita del centro destra, accreditato nel resto del Paese di un trend di crescita, ma che in Sicilia non esce dalla tela di Penelope costruita da Miccichè, che prende tempo giorno con argomenti diversi pur di non chiudere sul leader di Diventerà Bellissima. D’Alia gioca la partita da outsider privilegiato al centro, ma vuole arrivarci dopo che tutte le altre ipotesi siano state ampiamente valutate e possibilmente scartate.

Dall’altro Raciti che nel Pd sa, sin dal primo giorno, di essere stato individuato  anche per stemperare il conflitto senza fine tra Cracolici e Faraone e oggi porta sulle sue spalle tutta la responsabilità  di un accordo difficile da trovare.

Quello che manca e che toglierebbe gli schieramenti dallo stallo è il ‘Macron’ siciliano. Una figura equidistante dalla politica oltre che dai partiti che annaspano, laico quanto basta, e accattivante per i siciliani. Centrista, ma deciso, socialista, infine, al punto giusto per assolvere gli eventuali complessi di colpa dei kamikaze democrat.

Difficile trovarlo oggi con la Sicilia che brucia, il reddito che scende, e la disoccupazione che aumenta.

Non è un caso che stavolta Beppe Grillo non avrà bisogno di tornare a nuoto.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.