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Una frattura eruttiva si è aperta stamane 24 dicembre sull’Etna alla base del cratere di Sud Est, dove si è verificata un’attività esplosiva. Dal vulcano si è alzata una nube di cenere nera. Sull’Etna i sensori dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno registrato dopo le 9 uno sciame sismico di 130 scosse, la più forte delle quali ha superato magnitudo 4. In questi casi, l’attività del vulcano viene costantemente monitorata dagli esperti dell’Ingv, l’Istituto di geofisica e vulcanologia.
Per tutta la mattina i passeggeri hanno potuto effettuare il check-in per l’imbarco: dopo le 13, si è svolta una riunione dell’unità di crisi dello scalo e si è decisa la chiusura dello spazio aereo dell’aeroporto di Catania. A renderlo noto, la Sac, la Società che gestisce Fontanarossa. I voli in arrivo sono stati dirottati verso altre aerostazioni mentre tutti gli aeromobili in sosta nel piazzale, in condizioni favorevoli al decollo, sono stati fatti partire. Alle 15 è stato poi dato di nuovo il via libera ma con dei limiti: non più di quattro atterraggi l’ora.
Ad ogni modo, prima di mettersi in viaggio per Catania, ai passeggeri in partenza con voli pomeridiani è stato consigliato di verificare lo stato del proprio volo contattando le singole compagnie aeree che, in base alla rotazione degli aeromobili, potrebbero anche cancellare il volo. Eventuali variazioni- comunicate dalle compagnie – sono anche consultabili sul tabellone dei voli pubblicato sul sito dell’aeroporto, sull’app ufficiale e sul bot Telegram, sui profili ufficiali Facebook e Twitter.
Tra le scosse più forti registrate oggi, che hanno generato l’attività del vulcano, la più importante è stata localizzata a 2 km di profondità nella zona di Piano Pernicana sul fianco nord est dell’Etna. La seconda, in quella di Monte Palestra, a nord ovest. “Un’attività – spiegano dall’Istituto di geofisica e vulcanologia – accompagnata da un graduale incremento del degassamento dall’area craterica sommitale che ha di fatto interessato tre delle cinque bocche attive del vulcano”.
“Intorno alle dodici è iniziata anche un’intensa attività stromboliana alla base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est, attività dovuta ad una fessura eruttiva.”
Intorno alle 17,50 si è verificata un’altra scossa di forte magnitudo a 6 km da Zafferana Etnea, sempre ad una profondità di due chilometri.
Dopo un’ulteriore riunione dell’unità di crisi, sono stati dirottati tre voli (Palermo, Comiso Malta) e uno cancellato (Lampedusa) tra quelli previsti a Catania. Inevitabili i ritardi sull’operativo e i disagi per passeggeri e accompagnatori.
All’Osservatorio etneo, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile e con tutte le autorità interessate, il compito di monitorare la situazione.
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