Cgil, Cisl e Uil assieme al sindacato degli edili alla protesta di giovedì 25 ottobre che vedrà scendere in piazza i lavoratori del consorzio Sis, del Passante ferroviario di Palermo.
Sotto le insegne di Fillea, FIlca e Feneal alle ore 9 è previsto un presidio sotto la sede dell’assessorato regionale Infrastrutture, in viale Leonardo da Vinci.
“Domani le confederazioni saranno al sit-in in via Leonardo da Vinci a sostegno dell’iniziativa del sindacato degli edili e in solidarietà con i lavoratori del passante. Respingiamo i licenziamenti, l’opera deve essere completata – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo-Trapani Leonardo La Piana e il segretario generale Uil Palermo Gianni Borrelli – Il settore è duramente colpito dal calo degli appalti pubblici, tutti gli indicatori sono in discesa, numero di imprese attive, massa salari, numero degli addetti. Cgil, Cisl e Uil chiedono che sia avviato al più presto con Comune e Regione un confronto per sbloccare le infrastrutture ferme e avviare i cantieri che potrebbero dare respiro al settore e una risposta occupazionale al dramma che vivono migliaia di disoccupati edili”.
Le tre organizzazioni sindacali degli edili hanno proclamato lo sciopero contro l’avvio delle procedure di licenziamento dei 261 operai del passante e per denunciare i ritardi nell’avvio delle opere pubbliche e le lungaggini burocratiche dell’Urega nell’aggiudicare gli appalti.
“Chiediamo innanzitutto la revoca dei licenziamenti e la tutela dei lavoratori del passante – dichiarano i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra – Avevamo chiesto diverse settimane fa un incontro con l’assessore Falcone ma non è arrivata risposta, per questo abbiamo deciso di autoconvocarci. Ci auguriamo che l’assessore sia presente. Questa è la prima manifestazione che faremo per denunciare la crisi del settore edilizio a Palermo e provincia, ogni anno più grave – aggiungono i tre segretari Baudo, D’Anca e Piastra – In questo momento la priorità è la tutela dei lavoratori del passante ferroviario, con le procedure di licenziamento già avviate.
Bisogna trovare una soluzione in tempi rapidi: l’opera non può restare incompleta. Chiediamo che vengano concluse tutte le tape del raddoppio ferroviario per l’intera linea. Subito dopo chiederemo di porre l’attenzione su tutte le altre opere ferme, che non si riescono ad appaltare, come il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono. La gara è stata aggiudicata nel 2012 alla Toto Costruzioni e il cantiere dopo sei anni non è ancora stato aperto”.
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