Arriva il momento della verità nel contenzioso ultraventennale in atto tra il Comune di Taormina e l’ex Impregilo, attuale WeBuild. La Commissione Liquidatoria operativa al Comune di Taormina nell’ambito delle procedure di risanamento dell’ente per il dissesto finanziario dichiarato nel luglio del 2021, ha avviato infatti le procedure riguardanti le transazioni con i creditori di Palazzo dei Giurati. Ed il caso più spinoso è quello del lodo Impregilo, il braccio di ferro che va avanti ormai dagli Anni Novanta sui lavori di costruzione del sistema di parcheggi comunali e viabilità.
L’allora Impregilo fu oggetto di una rescissione anticipata del contratto da parte del Comune nel 2003 e sin qui ha reclamato oltre 30 milioni di euro, sui quali era riuscita ad ottenere l’affermazione in primo e secondo grado, per poi venire stoppata dalla Cassazione nel 2010, che decise di rimandare il caso in Corte d’Appello a Messina per un nuovo processo ma soprattutto ritenne che il colosso delle costruzioni non avesse titolo a prelevare la pretesa maxi-somma dalle casse municipali.
La Commissione Liquidatoria sta facendo i conti con i 245 creditori dell’ente e con un debito complessivo di oltre 60 milioni e la vicenda spartiacque, a questo punto, è quella di WeBuild, snodo fondamentale per poter abbattere la massa passiva.
Una prima nota è stata inviata nei giorni scorsi a WeBuild per comunicare che la casa municipale sta avviando l’iter transattivo con le relative proposte che saranno presentate ai vari creditori. A questa lettera, di carattere generale, la società non ha risposto, probabilmente tenendo un profilo prudenziale e per capire quale sarà poi l’entità effettiva della proposta che verrà formalizzata dalla Commissione Liquidatoria rispetto al credito vantato dal privato.
WeBuild ha avanzato tre richieste di insinuazione nella massa passiva del Comune per 32 milioni complessivi ma sul lodo parcheggi rimangono 9 milioni sub iudice, sui quali si attende che si pronunci la Corte d’Appello. Una prima proposta di transazione verrà trasmessa dalla Commissione Liquidatoria con apposita nota in settimana entrante e diventerà importante vedere quale sarà la reazione del colosso delle costruzioni.
Le tre linee di proposta individuate dal Comune sui creditori prevedono una transazione nella misura del 40% per i crediti risalenti al 2018 e successivi; 50% su quelli dal 2017 al 2013 e 60% per quelli dal 2012 ad annualità precedenti. Quest’ultimo ambito è quello che riguarda anche il lodo Impregilo e sulla base del quale verrà inoltrata a Webuild una relativa proposta che sarà del 60%. WeBuild avrà 30 giorni di tempo per rispondere e dare l’assenso o eventualmente declinare la proposta del Comune. In assenza di una risposta, a quel punto, il Comune dovrà accantonare il 50% della somma pretesa dal creditore. Il rischio, che ci si augura possa essere evitato, è che WeBuild possa anche decidere di rifiutare la proposta di transazione per poi tornare alla carica quando il Comune uscirà dal dissesto, quindi ricreando in tale ipotesi nuovamente delle condizioni di difficoltà all’ente.