Dopo alcuni giorni di pausa dall’attività amministrativa e di relax forzato, Cateno De Luca torna sulla scena politica, ai comandi del Comune di Messina, e riparte lanciando subito bordate ai soggetti che sporcano il capoluogo, i cosiddetti “zozzoni” che non rispettano l’ordinanza sulla raccolta rifiuti.
“Noi non ci arrendiamo e continua la nostra lotta contro l’abbandono o l’errato conferimento dei rifiuti. Dal primo gennaio 2020 ad oggi, sono stati elevati 153 sanzioni da 450 euro per errato conferimento e 38 sanzioni da 600 per abbandono di rifiuti e inoltre sono stati eseguiti vari controlli, presso condomini e attività commerciali per errato conferimento. In particolare negli ultimi giorni le sanzioni da 600 euro sono state elevate dalla polizia Municipale a cittadini, intenti ad abbandonare anche in piena notte su suolo pubblico, pur avendo i cassonetti a pochi metri, i loro sacchetti dei rifiuti o addirittura ingombranti e altro materiale non conforme a rifiuto urbano”.
“Dopo vari appostamenti – continua il sindaco – sono stati finalmente sanzionati gli autori delle discariche abusive della via Reggio Calabria, colto in flagranza un cittadino alla 3.45 di notte intento a depositare i suoi sacchetti dei rifiuti, e in Via Borelli nella centralissima Via Tommaso Cannizzaro sanzionati cittadini intenti a conferire i propri rifiuti lungo il marciapiede, nonostante la discarica abusiva fosse stata bonificata poche ore prima dalla Messina Servizi”.
“Inoltre dopo varie segnalazioni si è riusciti a cogliere in flagranza di reato, alcuni cittadini intenti a caricare mobilia di vario genere su un furgone, risultato privo di assicurazione e pertanto sequestrato. E’ stato inoltre riscontrato che gli stessi utilizzavano un magazzino non di loro proprietà, né soggetto a regolare contratto di affitto, per stoccare vario materiale tra cui anche alimentare che, con tutta probabilità veniva spedito in un paese d’origine.e indagini relative a questa intensa attività da parte della polizia municipale sono in corso ma, come constatato questi cittadini erano soliti abbandonare gli scarti di ingombranti, lungo le vie del Torrente Trapani o di chissà quale altra via cittadina”.