L’anno nuovo porta con sé nuovi propositi, desideri ed aspettative. Ma il 2024 sarà caratterizzato anche da forti rincari, specie nel mercato dell’elettricità e del gas. Il Governo nazionale ha infatti approvato nei giorni scorsi il nuovo decreto Energia, nel quale non c’è traccia di alcuna proroga del regime di mercato tutelato nei settori in questione. Si va quindi verso una netta ed ampia liberalizzazione, che determina un alleggerimento del portafoglio dei siciliani ed un maggior peso delle bollette per le utenze.
L’argomento è stato oggetto di un forte dibattito in passato, che ha visto contrapporsi da un lato i sindacati e le associazioni di categoria, mentre dall’altro i partiti di maggioranza. Nonostante le discussioni, il 10 gennaio, come sancito dal decreto legge, decade la precedente norma con cui lo Stato poteva stabilire i prezzi del gas. Il 1° aprile, invece, tocca la stessa sorte al costo dell’energia.
COSA DEVE FARE IL CONSUMATORE?
Per chi ha già aderito al mercato libero prima della scadenza, non occorre realizzare alcuna attività ulteriore. Chi invece ad oggi fruisce ancora delle tariffe del mercato tutelato, ha una duplice possibilità. Rimanere con l’ente erogatore attuale, sottostando all’adeguamento dei nuovi listini, oppure scegliere un nuovo fornitore di energia, nella speranza che sia economicamente più vantaggioso.
Nel primo caso i consumatori non subiranno alcuna interruzione del servizio, ma saranno integrati nel cosiddetto servizio a tutele graduate (STG) che avrà durata triennale. Questo sistema permetterà la vendita lenta ed automatica di “pacchetti” di clienti a nuovi fornitori. In tal caso, gli utenti dovranno sottostare alle modifiche del prezzo, salvo che decidano di abbandonare il mercato tutelato in favore di quello libero.
Questo passaggio, tuttavia, non riguarda tutti i consumatori. I clienti che si trovano in una delle fasce protette, infatti, possono continuare a beneficiare delle agevolazioni. Rientrano nel novero dei pochi “eletti” soltanto gli over 76, i soggetti che si trovano in condizioni economiche particolarmente svantaggiose, i portatori di disabilità o che versano in condizioni di salute precarie, coloro che vivono in isole minori scarsamente collegate o in strutture di emergenza a seguito di calamità naturali.
LA SITUAZIONE MIGLIORERA’ O PEGGIORERA’?
Il commercio libero di luce e gas se da un lato offre una maggiore concorrenza tra i fornitori, dall’altro rende i prezzi più sensibili alle oscillazioni del mercato. Nell’attuale situazione geopolitica caratterizzata da conflitti, tensioni diplomatiche ed inflazione, la variabilità del costo è sicuramente un elemento da valutare negativamente. Ciò potrebbe esporre a rincari di non poco conto se alcune vicende estere dovessero volgere per il peggio, specie ove riguardino i paesi fornitori della Sicilia.
Secondo l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), gli utenti che nel 2023 sono passati al mercato libero nel 95% dei casi hanno ricevuto una bolletta più pesante rispetto al passato. Quest’anno quindi si è verificata un’inversione di tendenza rispetto ai due anni precedenti dove, seppur di poco, il passaggio consentiva un risparmio in bolletta che poteva arrivare a sfiorare anche il 30% del costo annuale.
Forse però non bisogna disperarsi troppo. Da un’analisi regionale dell’Osservatorio di Facile.it, infatti, il passaggio dal mercato tutelato a quello libero potrebbe determinare un risparmio annuo per i consumatori siciliani che può arrivare fino a 118 euro, pari al 26,40% annuo. Al di là delle previsioni, comunque, una constatazione pratica sarà possibile soltanto quando ogni utente sarà costretto a pagare la propria bolletta.