L’uovo di cioccolato scatena la fantasia di chef, aspiranti tali e golosi; ma prima di darvi questa ricetta facilissima, vogliamo raccontarvi delle curiosità su questa bontà per grandi e piccini.
- Nel 1725, a Torino, la bottegaia Benedetta Giambone ha l’idea geniale di ricoprire i gusci delle uova di gallina con della cioccolata (Torino, ricordiamolo, è terra del gianduia e di grandi maestri cioccolatai, tra cui: Venchi, Caffarel, Streglio, Ferrero, Talmone).
- Negli Anni 20, sempre a Torino, la ditta Sartorio brevetta gli stampi per modellare il cioccolato.
- Nel 1875, vicino a Birmingham, nel Regno Unito, la fabbrica Cadbury inizia a commercializzare il primo uovo di cioccolato pasquale con sorpresa all’interno.
- Da un mito germanico nasce, invece, la tradizione del coniglio pasquale che nasconde le uova in giardino per farle trovare ai bimbi in una sorta di caccia al tesoro. Questa usanza è legata alla dea pagana della primavera Ostara a cui un coniglio, per renderla felice, lasciava sparpagliate uova colorate che rappresentavano l’arcobaleno.
Adesso andiamo alla ricetta che ci eleggerà a vostri “facilitatori” e distruttori di tanti inutili passaggi, per alcuni necessari, in cucina. I diversamente chef accoglieranno questo appetitoso dolce, con gridolini di piacere. Pronti partenza e via.
Ingredienti:
- 1 uovo di Pasqua
- 1 confezione di mascarpone
- caffè q.b
- zucchero q.b
- 1 colomba pasquale
Procedimento:
1. Prendete un uovo di Pasqua e dividetelo a metà, sarà il vostro piatto di portata.
2. In una ciotola versate il mascarpone, il caffè zuccherato a vostro piacimento e iniziate ad amalgamarlo fino a quando diventerà una morbida crema.
3. Nel frattempo riempite la metà dell’uovo di cioccolata con i cubotti di colomba inumiditi col caffè e, dopo qualche minuto, spalmatevi sopra la crema di mascarpone, un altro strato di colomba, sempre bagnato di caffè, e un altro strato di crema.
4. Alla fine di questi facilissimi passaggi, spolverizzate con cacao amaro e guarnite con piccole uova di cioccolata. Chiudete con l’altra metà dell’uovo di Pasqua e mettete in frigo.
A fine pranzo, i vostri amici vedranno arrivare l’apparentemente scontato “uovo di Pasqua”, che custodirà una morbida sorpresa al suo interno. Si leccheranno i baffi, i pizzetti, le barbe e chi non li ha, le facciuzze glabre.
Buona Pasqua in tutti i sensi.