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Le “Olivette di Sant’Agata”, dolcetti da leggenda [La ricetta]

mercoledì 30 Gennaio 2019

Oltre alle “Minne di Sant’Agata“, la tradizione catanese tramanda da generazione in generazione “Le olivette di Sant’Agata“, dolcetti di pasta reale di colore verde e ricoperti di zucchero, che si possono gustare dal 3 al 5 febbraio, nei giorni dei suoi festeggiamenti. Ma perché la scelta questi frutti?

Una leggenda narra che Agata, inseguita dagli uomini del proconsole Quinziano e giunta ormai nei pressi del palazzo pretorio, fermatasi un attimo a riposare, vide apparire dal nulla un albero di ulivo sotto cui ripararsi e da cui cibarsi. Secondo un’altra, più particolareggiata, mentre veniva condotta in giudizio, fermatasi ad allacciarsi un sandalo vide, appena il suo piede toccò il suolo, crescere un albero di ulivo. Secondo una terza, invece, si sarebbe imbattuta per caso in un albero di ulivo sterile che, al suo tocco, avrebbe prodigiosamente cominciato a fruttificare.

I concittadini dopo il suo martirio presero l’abitudine di raccogliere le olive prodotte dall’albero per conservarle o donarle, a simboleggiare il risveglio della natura che, a febbraio, in Sicilia è testimoniato dal mandorlo in fiore che lascia presagire l’arrivo della primavera.

Palermo e il Monastero di Santa Caterina
Non tutti sanno che fino al Settecento la devozione popolare nei confronti di Sant’Agata (una delle Patrone della città) era diffusa anche a Palermo, prima che il culto di Santa Rosalia prendesse il sopravvento. Al monastero di Santa Caterina di Palermo, ad esempio, le olivette venivano preparate dalle monache domenicane per alcune studentesse del pensionato. Dopo anni di ricerca, Maria Oliveri, appassionata di storia e antropologia, ha recuperato e catalogato le antiche ricette conventuali, tra cui questa, nel volume “I segreti del chiostro. Storia e ricette dei monasteri di Palermo“.

Ricetta originale delle “Olivette di Sant’Agata” del monastero di Santa Caterina recuperata da Maria Oliveri

Ingredienti per 20 olivette:

  • 150 g mandorle spellate
  • 150 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaio di liquore rum o strega
  • la punta di un cucchiaino di colorante alimentare verde in polvere

Procedimento

1. Versare lo zucchero in un pentolino con l’acqua. Portare a ebollizione a fiamma bassa.
2. Appena lo zucchero fila, spegnere il fornello e versare la mandorla tritata. Mescolare vigorosamente e aggiungere il colorante.
3. Continuare a mescolare finché il verde non si diffonde in modo uniforme. Aggiungere il rum, sempre mescolando.
4. Lasciare raffreddare il composto sul tavolo, lavorarlo con le mani e ricavare 20 palline, cercando di ottenere una forma un po’ allungata. Rotolare le olive in un piattino con un po’ di zucchero.

Le “Olivette di Sant’Agata” sono pronte per  essere mangiate.

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