Operazione antimafia stamattina all’alba a Palermo. I carabinieri hanno eseguito un blitz nell’area di San Lorenzo e Resuttana, smantellando il clan che deteneva il potere in quest’area del capoluogo siciliano.
Le manette sono scattate nei confronti di 25 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata.
L’operazione Talea (questo il nome) è stata condotta da oltre 200 Carabinieri di Palermo, con l’ausilio di 2 elicotteri del 9° Elinucleo di Boccadifalco, da 5 unità cinofile del Nucleo di Palermo Villagrazia, da militari del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia”.
Fra gli arrestati c’è anche Mariangela Di Trapani, moglie del capomafia Salvino Madonia. L’accusa per lei è di essere stata a capo del clan mafioso, per riorganizzarne le file dopo essere uscita dal carcere nel settembre di due anni fa.
Il blitz è scattato su ordine del gip Fabrizio La Cascia che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dei sostituti Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi e Amelia Luise.
L’indagine ha permesso di ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali delle famiglie mafiose di San Lorenzo, Partanna Mondello, Tommaso Natale e Pallavicino/Zen, tutte ritenute appartenenti al mandamento di San Lorenzo e della famiglia mafiosa di Resuttana e ha confermato la riconducibilità del mandamento di Resuttana alla famiglia Madonia.
“Cosa nostra – sottolineano gli investigatori -, per quanto depotenziata dai risultati investigativi e giudiziari, dimostra ancora la sua perdurante capacita’ di avvalersi della forza di intimidazione e del vincolo associativo per costringere i commercianti ad accettare l’imposizione del pizzo”.