Polizia e Guardia di finanza hanno confiscato beni per venti milioni di euro riconducibili all’imprenditore Pietro Funaro, 56 anni, di Trapani, indicato come “colluso con esponenti di famiglie mafiose” del trapanese, attivo nel settore edile, da anni operante soprattutto nel lucroso settore degli appalti pubblici in Sicilia.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Trapani, che ha disposto la confisca di beni immobili, auto, un’imbarcazione, conti correnti e società.
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