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Mafia: duro colpo al “re del calcestruzzo”, confiscata villa da quattro milioni di euro

martedì 22 Ottobre 2019

Una villa dal valore di circa quattro milioni di euro è stata confiscata dalla Guardia di finanza di Palermo a Benedetto Valenza, 57 anni, soprannominato “re del calcestruzzo” di Borgetto. Il provvedimento è stato richiesto dalla sezione misure di prevenzione della Procura di Palermo.

A Valenza, storico esponente della famiglia mafiosa di Borgetto, è stata dunque confiscata una villa con piscina, con area SPA e boschetto privato a Partinico, nel Palermitano. Il 57enne è figlio di Salvatore e nipote di Erasmo, esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Borgetto e vittime di lupara bianca, il 21 aprile del 1983, in quanto ‘uomini d’onore’ legati al gruppo del boss Gaetano Badalamenti.

Fin dagli anni ’90, sottolineano le Fiamme gialle, Valenza era considerato l’imprenditore di riferimento per la produzione di calcestruzzi delle famiglie mafiose dei Vitale e dei Brusca, riuscendo cosi’ a raggiungere una posizione di monopolio grazie alla protezione di Cosa nostra.

Già destinatario nel luglio 2001 di un provvedimento di confisca, Valenza “era riuscito comunque a reinserirsi nel settore della produzione e fornitura di calcestruzzo e conglomerati bituminosi, intestando fittiziamente beni e società a vari prestanome e gestendo, in tal modo, 5 impianti di calcestruzzo e una società di trasporto merci dislocati tra le province di Palermo e Trapani“, scrive la Guardia di finanza.

Indagini condotte tra il 2014 e il 2016 hanno permesso ai finanzieri di sequestrare una villa di circa 600 metri quadri, 22 vani, un parco di 1,5 ettari e una piscina lunga 22 metri e larga 11. “Proprio grazie a questi ultimi approfondimenti investigativi, svolti anche attraverso l’analisi dei rilievi aerofotogrammetrici dal 1994 ai giorni nostri, si e’ riusciti – evidenziano i finanzieri – a dimostrare che la costruzione della villa sia in realta’ avvenuta tra il 1994 e il 1998, anni in cui Valenza gia’ viveva in pieno la propria illecita espansione imprenditoriale“.

Per questo motivo, “e alla luce della evidente sproporzione fra redditi dichiarati e beni posseduti” e’ stata disposta la confisca della villa.

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