“Libero Grassi era un imprenditore onesto e coraggioso. Si rifiutò di pagare il pizzo e venne per questo ucciso dalla mafia. Successe esattamente trent’anni fa a Palermo. Figlio di una famiglia antifascista, fu chiamato Libero in ricordo del sacrificio di Giacomo Matteotti, assassinato dagli squadristi un mese prima che venisse al mondo. Nel suo nome è racchiuso tutto il percorso della sua esistenza: le certezze che lo hanno sempre accompagnato, gli ideali a cui non ha mai rinunciato, la forza delle sue difficili scelte, spesso compiute in solitudine, contro e nonostante tutti”. Lo scrive in un lungo post in ricordo di Libero Grassi il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Le istituzioni, aggiunge, devono sostenere in ogni modo gli imprenditori onesti, attraverso adeguate misure sia di ordine economico e finanziario sia in termini di presidio della legalità e della sicurezza. L’attuazione del PNRR può e deve costituire un passaggio decisivo in questa duplice direzione e va pertanto accompagnata da interventi rigorosi contro le pratiche corruttive ed i rischi di infiltrazioni criminali. Una sfida che riguarda tutti ed alla quale ciascuno deve dare il proprio doveroso contributo. Di questo era convinto Libero Grassi ed è questo – conclude Fico – il modo migliore per ricordarlo ed onorarlo”.