Condividi
dello scorso 6 settembre

Mafia, operazione “Hesperia”: al via processo a Marsala (TP)

giovedì 13 Aprile 2023
Tribunale Marsala
Tribunale Marsala

E’ stato avviato, in Tribunale, a Marsala, il processo agli otto imputati rinviati a giudizio dal gup di Palermo Ermelinda Marfia nell’ambito del procedimento scaturito dall’operazione dei carabinieri “Hesperia”, che lo scorso 6 settembre ha colpito le famiglie mafiose di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara (altri 27 imputati hanno scelto il rito abbreviato davanti al gup di Palermo).

Operazione Hesperia
Operazione Hesperia

Il rito ordinario riguarda Filippo Aiello, di 76 anni, Lorenzo Catarinicchia, di 41, Vito De Vita, di 45, Stefano Putaggio, di 49, Antonino Lombardo, di 70, Riccardo Di Girolamo, di 44, tutti di Marsala, e Nicolò e Bartolomeo Macaddino, di 62 e 58 anni, di Mazara del Vallo. Gli ultimi due, insieme a De Vita, tramite i loro legali hanno chiesto l’abbreviato. Su questa richiesta il Tribunale si pronuncerà il prossimo 2 maggio. Lo scorso 23 marzo, davanti al gup Marfia, i pm della Dda (oltre alla Dessì, Gianluca De Leo, Pierangelo Padova e Alessia Sinatra) hanno invocato la condanna dei 27 imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

 

 

 

Operazione Hesperia
Operazione Hesperia

Nell’indagine sono rimasti coinvolti presunti mafiosi e fiancheggiatori di Cosa Nostra, riportando in cella fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro, come il 67enne capomafia campobellese Francesco Luppino. E la pena più severa (20 anni di carcere) è stata chiesta proprio per lui. E 20 anni sono stati chiesti anche per il marsalese Francesco Raia. L’indagine “Hesperia” è sfociata nell’arresto di 33 persone: 21 in carcere e 12 ai domiciliari. Tra loro, molti nomi noti della criminalità organizzata di Marsala, Mazara, Campobello di Mazara e Castelvetrano, ma anche diversi volti nuovi. Tra i primi, quello di Francesco Luppino, che era uscito dal carcere circa tre anni prima dopo aver scontato una lunga condanna per mafia.

 

Secondo l’accusa, si era rimesso all’opera per ricostituire la rete di relazioni di Cosa nostra tra Campobello di Mazara, Mazara, Castelvetrano e Marsala. Le accuse a vario titolo contestate agli indagati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti (nelle aste al Tribunale di Marsala), reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Giarratana (RG), Abbate: “Muro crollato finalmente ricostruito, sicurezza stradale garantita grazie ai nuovi fondi” CLICCA PER IL VIDEO

Questa mattina l’Onorevole Ignazio Abbate, accompagnato dalla consigliera comunale Giovanna Caruso e dall’ex Sindaco di Giarratana e attuale consigliere Rosario Burgio, ha effettuato un sopralluogo dove è stata ultimata la ricostruzione del muro di sostegno a monte della Via di Fuga dell’abitato di Giarratana verso la S.S. 194

BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.