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Malanni stagionali: cosa fare se il tuo gatto ha il raffreddore?

giovedì 18 Novembre 2021

Arrivano anche i malanni col maltempo, ma non solo negli umani.

Infatti, a causa di sbalzi di temperatura, tra tutte le patologie che possono colpire l’apparato respiratorio del gatto, il più comune è probabilmente è il raffreddato.

Questa patologia tanto comune e diffusa, chiamata anche rinotracheite, può essere curata in maniera piuttosto semplice, ma, a differenza degli umani, il raffreddore nel gatto non va mai preso alla leggera e bisogna intervenire rapidamente con i dovuti accorgimenti.

Cosa fare e cosa evitare?

Se il gatto è raffreddato significa che c’è in corso un’infiammazione dell’apparato respiratorio e per evitare che possa trasformarsi in qualche cosa di più serio. E’ fondamentale, quindi, imparare a riconoscere i sintomi delle malattie che non sono poi così differenti da quelli che possiamo ritrovare anche tra le persone.

Un gatto raffreddato avrà il naso che cola e tenderà a fare parecchi starnuti nel corso della giornata e il muco, che in molti casi si presenta denso, è accompagnato dalla presenza di pus. Il micio tenderà a mangiare poco e a starsene rintanato in un nascondiglio scelto per l’occasione.

In un gatto raffreddato, inoltre, il naso si presenterà irritato e screpolato e spesso l’animale avrà gli occhi rossi assieme a lacrime e, a volte, secrezioni purulente.

In alcuni casi, il gatto raffreddato presenterà anche tosse e qualche linea di febbre.

Quando c’è bisogno del veterinario?

Quando si notano i primi sintomi, si può attendere qualche giorno per capire se l’emergenza raffreddore rientra da sola. E’ meglio lasciare il nostro amico felino tranquillo senza forzarlo a giocare o a mangiare. Assicuriamoci, però, che abbia acqua fresca sempre a disposizione e beva abbastanza, perché è importante che rimanga ben idratato.

Se non c’è febbre e il gatto mangia e beve abbastanza, è possibile attendere un paio di giorni.
Se invece i sintomi non regrediscono entro 3 giorni, oppure se abbiamo a che fare con un cucciolo o un gatto anziano, è importante rivolgersi al veterinario.

Il veterinario prescriverà un trattamento farmacologico a base di medicinali di vario tipo: antibiotici, antinfiammatori e antistaminici.
Bisogna fare molta attenzione a seguire con precisione le indicazioni del medico e soprattutto a non dare mai medicine per esseri umani al micio perché molte sono assolutamente tossiche per la specie.

E’ opportuno fare attenzione alla pulizia del gatto per alleviare l’irritazione di naso e occhi utilizzando un panno pulito e leggermente inumidito per rimuovere delicatamente eventuali secrezioni.

E fondamentale tenere il gatto in un luogo riparato da correnti d’aria, magari in un’ambiente ben umidificato così da aiutare il micio a respirare meglio.

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