Albero caduto in via Crispi, a Palermo, “evento fortuito per il maltempo eccezionale o un fatto prevedibile?“. Così Giuseppe Leto, consigliere dell’Odaf, l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia, a propositi di quanto accaduto la scorsa notte.
“Sebbene sia palese che anche alberi in buone condizioni possano schiantarsi in caso di eventi meteorici particolarmente intensi – aggiunge -, esaminando il caso specifico sembra verosimile ipotizzare che un tale evento potesse essere previsto, se si fosse eseguito un monitoraggio frequente delle alberature. Il pino crollato, infatti, era molto inclinato, in prossimità erano stati eseguiti scavi durante i lavori per lo spostamento dei sottoservizi, a causa del cantiere del passante ferroviario della metropolitana, e tutta la zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di una falda idrica molto superficiale che, in caso di piogge molto intense, può verosimilmente innalzarsi ulteriormente, causando una notevole diminuzione della capacità di tenuta degli apparati radicali in un terreno reso incoerente”.
“Nel caso specifico – conclude – la tecnologia ci permette di avere una prova decisiva sulla presenza di alcuni sintomi che avrebbero permesso di prevederne lo schianto: esaminando le immagini tratte da Google Street View, che permette di confrontare foto scattate nello stesso luogo in date diverse, si può infatti notare come il terreno al colletto del pino, che nella foto scattata a novembre 2022, seppur inclinato, non mostrava particolari difetti, nella foto scattata ad aprile di quest’anno, quindi pochi giorni prima dello schianto, invece mostri un chiaro sintomo di rotazione della zolla radicale, sicuro presagio di imminente crollo della pianta”. “L’auspicio è che l’amministrazione metta in atto i necessari controlli, per evitare che si ripeta la stessa situazione sulle restanti alberature del viale che versano in analoghe condizioni della pianta caduta, evento che stavolta non ha fortunatamente avuto conseguenze spiacevoli, poiché lo schianto è avvenuto in una strada, solitamente molto trafficata, deserta”, conclude il presidente dell’Ordine di Palermo, Salvatore Fiore.