La sanità siciliana non può essere guidata per sorteggio, ma servono i dirigenti migliori. E’ la risposta dell’ex assessore regionale alla Salute, l’avvocato Ruggero Razza, alla proposta “dell’amico presidente Totò Cuffaro“. E’ quanto si legge in un post di Razza su Facebook.
Cuffaro era infatti tornato sulla sua proposta di sorteggio, quasi sorpreso dal fatto che nessuno, tra gli alleati, avesse dato corso alle cose, secondo la sua idea. QUI
Lo stupore e il disappunto, manifestati dalla forzista Margherita La Rocca Ruvolo per le dichiarazioni del capogruppo dei democristiani all’Ars Carmelo Pace (QUI), hanno scatenato un vero e proprio braccio di ferro tra Fi e Dc. A quel punto, l’ex presidente della Regione ha lanciato la proposta, a nome dell’intero partito, al governo Schifani. Per sciogliere la matassa e mettere un punto alle diatribe interne alla maggioranza, l’idea potrebbe essere quella di procedere ad una più stringata valutazione tra quanti risultano presenti nell’albo dei manager sanitari attraverso il metodo del sorteggio. Lo scopo è quello di definire una rosa di soggetti rispondenti esclusivamente a rigorosi criteri di merito, professionalità e competenza, accertati sulla base di titoli ed esperienze professionali maturate e formalmente documentate, individuando, infine, i nuovi manager da porre a capo delle singole Aziende ospedaliere. Di fronte al silenzio del centrodestra, uno dei più fidati luogotenenti di Nello Musumeci a rompere gli indugi.
La procedura di nomina dei direttori generali della sanità, stabilita dal decreto Lorenzin, individua le regole e impone prima una selezione, poi una scelta discrezionale come accade per le nomine di “alta amministrazione”.
“Si può procedere con un sorteggio, come proposto dalla Dc? La risposta è ovviamente no. E non perché si tratta di una simpatica boutade che serve magari a fare dibattito sui giornali, ma in quanto la eventuale difformità con le procedure previste dalla legge determinerebbe – chiarisce Razza – l’inevitabile insorgere di più contenziosi di ordine amministrativo”.
“Ribadisco quello che ho detto giorni fa, senza addentrarmi in una materia che non è mia e nella quale non ho interesse: scegliere i migliori, i più capaci. Lo ha detto tante volte il presidente della Regione, lo richiedono tutte le forze politiche. Ed è certamente questa la posizione di FdI”.
Oggi il vertice di maggioranza previsto tra Schifani e gli alleati, contribuirà a fare chiarezza.