L‘Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha iniziato questa mattina l’esame degli articoli del disegno di legge di Stabilità 2022-2024.
La Finanziaria, approdata a Sala d’Ercole il 22 aprile, dovrebbe essere approvata entro l’11 maggio. Intanto, arriva il si del parlamento siciliano per l’art.1, passato in aula con un emendamento del M5s, e con il parere favorevole del Governo Musumeci, secondo cui “gli organi di amministrazione degli enti, istituti, aziende, agenzie, consorzi ed organismi regionali comunque denominati, sottoposti a tutela o vigilanza della Regione o che ricevono comunque contributi regionali, fatti salvi gli enti finanziati con il fondo sanitario regionale, che non adottano il rendiconto generale o il bilancio d’esercizio entro il 30 giugno dell’anno successivo decadono e non hanno diritto al compenso previsto per l’esercizio delle funzioni nell’anno in cui è rilevata la sanzione”.
“L’amministrazione regionale che esercita la vigilanza amministrativa nomina entro trenta giorni uno o più commissari per la gestione dell’ente, per l’immediata adozione del documento contabile e per la ricostituzione dell’organo di amministrazione decaduto – recita la norma – Qualora, decorso l’indicato termine di trenta giorni, l’Amministrazione che esercita la vigilanza amministrativa non abbia provveduto alla nomina del commissario o dei commissari, vi provvede la giunta regionale di governo, su proposta dell’assessore regionale per l’Economia, mediante nomina di dipendenti regionali, in servizio ed in quiescenza. L’eventuale inerzia sull’adozione del provvedimento di decadenza degli organi di amministrazione degli enti inadempienti determina il mancato raggiungimento degli obiettivi di risultato da parte del dirigente dell’amministrazione regionale che esercita la vigilanza amministrativa”.
Accantonato il comma due dell’articolo 2.