La giunta Schifani si è riunita a Palazzo d’Orléans per discutere la legge di Stabilità 2024-2026. Una riunione che ha dato buoni frutti dato che il testo governativo è stato approvato. Una legge di Stabilità da oltre 800 milioni di euro che al pari della “manovrina”, ed è questa una novità, sarà coperta di soli fondi regionali. Il ddl di bilancio è già arrivato in commissione Bilancio all’Ars.
“La prima vera Finanziaria al riparo da ogni impugnativa da parte dello Stato, coperta dai soli fondi regionali”, ha detto il governatore Renato Schifani che insieme all’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, ha fatto un apposito approfondimento alla presenza della stampa presso la presidenza della Regione. “L’anno scorso, per una questione di tempi stretti e limitate disponibilità finanziarie abbiamo dovuto varare una manovra avvalendoci di fondi statali Fsc in parte poi impugnati – ha detto Schifani – Questa finanziaria invece poggia totalmente su fondi regionali e quindi ci mettiamo al riparo da impugnative sotto il profilo delle coperture. Ringrazio per l’impegno l’assessore Marco Falcone, lavoratore h24, persona di grande competenza e lealtà”.
Nel frattempo, l’Ars è chiamata a dibattere su altro fronte che è il Collegato ter, la manovra correttiva da 350 milioni di euro. Un documento altrettanto corposo per essere soltanto un ddl stralcio.
La legge di stabilità e il bilancio contano complessivamente 16,5 miliardi. Parlando di fondi regionali, significa che per la prima volta il governo regionale utilizza denaro proprio, i fondi sono stati sufficienti a garantire un’ampia copertura finanziaria grazie ai maggiori introiti che sono arrivati nella casse della Regione. Il gettito di quest’anno ha superato di gran lunga quello del 2022. Oltre 600 milioni di euro in più grazie all’Iva e all’Irpef. Soltanto quest’ultimo ha prodotto in termini di gettito circa otto miliardi e mezzo, contro gli otto miliardi dell’anno scorso. I siciliani producono in termini di reddito personale malgrado l’inflazione. Anche il bollo auto ha fatto la sua parte che quest’anno produrrà +80 milioni di euro nel 2023: da 250 milioni dell’anno precedente si passa a oltre 400 milioni di euro. La tassa automobilistica (bollo auto) ridotta fino al 20% nel 2024: il 10% in meno per i proprietari in regola con i versamenti e un’ulteriore riduzione del 10% è prevista per chi decide di effettuare i pagamenti con domiciliazione sul proprio conto corrente.
Il nuovo accordo finanziario della Regione Siciliana con lo Stato garantisce risorse aggiuntive per 350 milioni di euro nel 2024; l’accordo vale 2,2 miliardi di euro fino al 2027 e 4 miliardi di euro fino al 2030.
La legge di Stabilità contiene misure ad hoc per il contrasto alla disoccupazione. Sono infatti previste delle incentivazione al lavoro e misure per assunzioni a tempo indeterminazione. Una idea che mira a far rientrare i siciliani che per motivi di lavoro sono andati all’estero. Nello specifico la legge di Stabilità prevede contributi alle imprese fino a 30 mila euro per ciascun lavoratore assunto (10 mila euro all’anno). In totale, sono stati stanziati 300 milioni di euro nel triennio 2024-2026. La norma intende promuovere la stabilità dell’occupazione, favorendo le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel 2024. Come ulteriore incentivo, per favorire il rientro in Sicilia di cittadini che lavorano in imprese aventi sede e operanti esclusivamente all’estero, si prevede un contributo aggiuntivo di euro 15 mila euro nel triennio (5 mila euro annui) per ciascun lavoratore assunto.
Non c’è un solo comparto dell’amministrazione regionale che è rimasto trascurato da questo governo. Una grande attenzione è data agli enti locali per i quali il governo ha stanziato 350 milioni di euro per tre anni. L’intero ammontare dei trasferimenti sarà erogato nell’anno e non più con rata differita. Rideterminate in 115 milioni di euro, per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026, le risorse per le spese di investimento dei Comuni.
Stabilità finanziaria e continuità non solo ai comuni ma anche alle province 5 milioni in più nel 2024, 10 milioni nel 2025, 15 milioni nel 2026. Un passaggio che significa anticipare la riforma delle Province che ha bisogno di soldi per la nuova governance. A ciascuna Unione dei comuni sono riservati 300 mila euro che rappresentano delle coalizioni deputate dalla nuova programmazione comunitaria a utilizzare i fondi dell’Unione europea. Ovviamente c’è bisogno di avere personale qualificato capace di intercettare e spendere le risorse. A tale scopo servono le assunzioni delle figure professionali che dovranno svolgere specifici compiti e anche per questo il governo regionale si sta attrezzando.
Nel fondo globale sono previste riserve per alcune finalità specifiche: sei milioni di euro per le spese per il trasporto via mare dei rifiuti delle isole minori; due milioni di euro ai Comuni in cui ricadono aree industriali; tre milioni ai Comuni che hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata; tre milioni di euro ai Comuni per la lotta al randagismo; un milione di euro ai Comuni per l’istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere; quattro milioni di euro per le spese relative alle comunità alloggio per disabili psichici; sette milioni di euro per le spese di trasporto degli alunni pendolari; due milioni e mezzo ai Comuni nei quali insistono siti Unesco; tre milioni ai Comuni che effettuano il servizio educativo-assistenziale tramite istituti iscritti all’albo. A ogni Unione dei Comuni sono assegnati 300 mila euro per un totale di 8,7 milioni di euro.
Inoltre, un contributo straordinario totale da due milioni di euro ai Comuni di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle a causa delle difficoltà in cui si sono ritrovati per l’arrivo di migranti. In tale ambito, viene riconosciuto un altro milione di euro a Lampedusa e Linosa per la attività di comunicazione e promozione turistica.
Per le iniziative e i progetti locali di carattere sociale, economico e culturale di varia estrazione, la Legge di Stabilità ha previsto uno stanziamento da tre milioni di euro da ripartire ai Comuni siciliani (altri 2 milioni per il 2025-2026); 1,5 milioni di euro (per ciascun esercizio finanziario per il triennio 2024-2026) vanno invece alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dei luoghi di culto (esclusa la manutenzione straordinaria) e per il sostegno alle attività sociali e aggregative che i Comuni potranno svolgere d’intesa con gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Per il 2024 sono stati assegnati al settore della forestazione 197,3 milioni di euro (198,3 per ciascuno degli anni 2025 e 2026) per la prevenzione antincendio ed il rafforzamento del servizio aereo (noleggio di mezzi pesanti). Per interventi in conto capitale altri 74 milioni per il 2024 e 63 milioni per il 2025 e 2026. Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane destinano il 3% dell’assegnazione alla prevenzione incendi ed alla vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pulizia dei terreni. Prevista, con una disposizione innovativa, anche l’utilizzazione del personale dello sviluppo rurale per lo spegnimento incendi, acquisto di mezzi e materiali innovativi, digitalizzazione della rete radiomobile, realizzazione della centrale operativa unica di protezione civile.