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“Mappa per una città felice”, Forello presenta il programma Cinquestelle [Video]

giovedì 27 Aprile 2017

 

 

“Vi presentiamo oggi la mappa per una città felice. Ovvero le linee programmatiche per far rifiorire la città di Palermo nel prossimo quinquennio, dal 2017 al 2022. I grandi passi dell’umanità sono stati fatti da uomini che hanno percorso strade nuove e questa nuova strada la faremo insieme”. Sono le prime parole che pronuncia Ugo Forello, candidato sindaco di Palermo per il Movimento Cinquestelle alle prossime amministrative, nel presentare stamattina il programma elettorale ai cittadini, nello spazio Magneti Cowork in via Emerico Amari.

All’esordio della sua prima esperienza politica il candidato cinquestelle non dice dunque quasi nulla “di grillino”, se con questo si può intendere lo stile della netta contrapposizione usato da Beppe Grillo, che marca a fondo sui mali del sistema e sulle carognate della classe politica. Nemmeno una parola contro gli avversari, niente polemica. Solo proposte e una stoccata. “Se prevarrà il voto libero di certo vinceremo – afferma Forello – c’è ancora in questa città chi presenta sei o sette liste a supporto della propria candidatura e chi diffonde promesse di pacchi di pasta, posti di lavoro, e la spesa per la famiglia. Questo vecchio sistema deve essere sconfitto”.

I candidati al consiglio comunale sono seduti attorno a Forello che passa ad illustrare la sua proposta per Palermo. “Questo programma è un documento di speranza un gesto di amore per noi e per i nostri figli che sono costretti per lavorare e avere una vita normale ad andare via”. Un programma elettorale che – sottolinea Forello – “è stato scritto dai cittadini”. E ci tiene a segnalare che si tratta di un esperimento del tutto inedito, un’esperienza che definisce assolutamente inclusiva, realizzata attraverso una serie di consultazioni su più fronti: “Il mio personale contributo è stato minimo – dice ai giornalisti e al numeroso pubblico di attivisti che lo applaudono e indossano la maglia gialla del movimento di Grillo – oltre 500 persone hanno contribuito a scrivere questo programma che nasce dalla collaborazione di 16 tavoli tematici composti da persone che hanno professionalità su un specifica materia o una comprovata esperienza. Un confronto con i gruppi delle 8 circoscrizioni a loro volta al lavoro con non meno di 20 attivisti per ogni area”.

 

Numerosissimi gli stakeolder che hanno dato un contributo, sono state raccolte circa 1000 proposte dei cittadini. Nuovi anche alcuni degli argomenti: dalle rituali soluzioni per le buche nelle strade, alle esenzioni fiscali per le isole ecologiche, al piano di rilancio per le periferie e l’apertura di nuove attività, si aggiunge un’ interessante prospettiva di una città più moderna con il potenziamento del car-sharing e del bike sharing, ma anche attraverso l idea del riuso degli scarti alimentari, la redistribuzione dei cibi alle famiglie povere e l uso dei finanziamenti nazionali destinati a queste misure.

Alla affollata convention non è sfuggita la partecipazione di Ali Listi Maman, fino a pochi giorni fa candidato simbolo dell accoglienza del M5s al consiglio comunale di Palermo, che ha ritirato però la sua candidatura.

La sala è gremita e, incalzato da una domanda che i giornalisti gli porgono sulla vicenda delle firme false, Forello si svicola sapientemente: “La vicenda è superata – dice senza entrare nel merito- gli attivisti del Movimento Cinquestelle sono ormai tutti in questo percorso. Un percorso inclusivo che ha determinato la relazione di un programma condiviso con la città”.

Infine aggiunge: “Creeremo un vero ufficio d’Europa per utilizzare i bandi europei, tutti potranno accedervi”.
Un confronto con la città, quello dell’ex leader di Addiopizzo, che si manifesta nella sua orizzontalità e si richiama anche in un immagine semplice e informale: un abito minimal scuro e lo zainetto in spalla: “Laddove c’è orizzontalità c’è fatica, ma i risultati saranno straordinari”, dice non celando qualche momento di commozione. Palermo sarà la città della partecipazione. Poi qualcuno gli chiede: “Ugo, dove hai lasciato la bici?”. Risposta: “Oggi ho preso l’ autobus”.

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