Condividi
Le indagini

Marsala (TP), definitiva la confisca di beni per 127 milioni all’imprenditore Licata

venerdì 17 Novembre 2023

E’ definitiva la confisca disposta, per evasione fiscale, dei beni, stimata in circa 127 milioni di euro, dell’imprenditore marsalese Michele Angelo Licata, di 60 anni. Il provvedimento riguarda ristoranti, alberghi, auto, terreni, conti bancari al centro dell’intervento della Cassazione che ha respinto il ricorso dell’imprenditore e dei suoi familiari contro la sentenza della Corte d’appello di Palermo, che, tranne che per alcuni beni della moglie, aveva confermato la confisca.

Michele Angelo Licata, noto per la sua attività nel settore della ristorazione e nel campo alberghiero, è stato per anni al centro di un’indagine della Guardia di Finanza. Condannato in via definitiva a due anni e mezzo per frode fiscale e assolto dall’accusa di malversazione, è stata dichiarata la prescrizione per truffa allo Stato e tutte le altre contestazioni fino all’anno d’imposta 2010. In primo grado, in abbreviato, era stato condannato a 4 anni, 5 mesi e 20 giorni. Secondo quanto emerso dalle indagini, tra il 2006 e il 2013, il gruppo Licata avrebbe evaso Iva e altre tasse per circa 6-7- milioni di euro. In primo grado, la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani aveva disposto un parziale dissequestro, restituendo alla famiglia Licata circa metà dei beni sequestrati a fine novembre 2015.

In secondo grado, però, la Corte d’appello ha accolto quasi per intero le richieste dell’accusa, confermando la “pericolosità sociale” dell’imprenditore e applicandogli la misura preventiva della sorveglianza speciale. A fine novembre 2015, gli inquirenti definirono Michele Licata un “abituale evasore fiscale socialmente pericoloso“. Il maxi-sequestro, disposto su richiesta dell’allora procuratore di Marsala Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito, fu la più imponente misura di prevenzione patrimoniale per “pericolosità fiscale” a livello nazionale. Lo scorso gennaio, in un altro processo, la Corte d’appello di Palermo gli ha invece confermato la condanna a 5 anni di carcere per auto-riciclaggio.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.