Un barcone incagliato nei pressi di Palma di Montechiaro è stato fotografato da un drone dell’associazione Mareamico, sezione di Agrigento. A dichiararlo sono gli stessi ambientalisti, che hanno diffuso lo scatto in questione.
Lo scafo a motore è stato infatti immortalato nei pressi del luogo dove ieri è avvenuto l’attracco di oltre 4o0 migranti.
IL COMUNICATO DI MAREAMICO
“Ieri mattina – spiegano – si e’ sparsa la voce di un doppio sbarco fantasma nei pressi del castello di Palma di Montechiaro. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto una grossa barca che abbandonava centinaia di migranti a pochi metri dalla riva, affiancato da un peschereccio di minori dimensioni“.
“Scattato l’allarme le forze dell’ordine hanno intercettato e fermato solo una cinquantina di migrati in zona, mentre il drone di Mareamico ha trovato e fotografato un peschereccio di circa 12 metri di lunghezza, incagliato tra le pietre di Cala Vincinzina, che poteva contenere circa 80 migranti“.
E’ possibile quindi che l’imbarcazione in questione sia stata utilizzata per compiere lo sbarco.
70 MIGRANTI TRASFERITI A TARANTO
Intanto, i settanta tunisini che sono stati bloccati, dalle forze dell’ordine, dopo lo sbarco di ieri a Cala Vicinzina, a Palma di Montechiaro, saranno trasferiti a Taranto.
I naufraghi sono stati portati alla tensostruttura attigua alla banchina portuale di Porto Empedocle dove sono stati identificati e sottoposti alle prime visite sanitarie. Ai poliziotti che li hanno bloccati non hanno detto nulla su come siano arrivati fino a Palma di Montechiaro e su quanti fossero.
Un tunisino, ai giornalisti, ha ricostruito il viaggio del gruppo: “Siamo arrivati in barca, clandestinamente, siamo stati in mare tre notti, siamo partiti da Monastir“.